La penna degli Altri 13/03/2014 09:36
Intanto per la porta spunta Scuffet
IL ROMANISTA (V. META) - Simone Scuffet ha la Roma nel cuore fin da bambino, quando se n’è innamorato guardando giocare la squadra di Spalletti. La sfiderà per la prima volta in Serie A lunedì, ma per il portiere che a diciassette anni si è preso la porta di Brkic e non l’ha più lasciata, quella dell’Olimpico non sarà una partita speciale solo pensando al suo passato di piccolo tifoso. Avrà addosso tanti occhi, per primi quelli di Walter Sabatini, che le sue parate le tiene d’occhio da un po’ e starebbe pensando a lui per la successione di Morgan De Sanctis, che comunque ha ancora un anno di contratto.
Fare affari con Pozzo non è mai una passeggiata, ma fra Roma e Udinese ci sono diversi discorsi aperti (la comproprietà di Nico Lopez e Verre), che in estate andranno ridiscussi, magari tirando in mezzo anche Alessio Romagnoli, che in Friuli ha parecchi estimatori, ma che al momento si sta guadagnando sul campo la conferma. D’altra parte, l’Udinese non è disposta a fare sconti: la valutazione di Scuffet è alta (si parla di dieci milioni), sulle sue tracce c’è l’Arsenal e forse un tentativo lo farà anche la Juve (che però un portiere giovane ce l’ha già, il ’93 Leali, prestato allo Spezia). Se poi Simone dovesse davvero giocare da titolare il resto del campionato e confermare quanto di buono fatto vedere fin qui, la lista delle pretendenti a fine anno si allungherebbe. Ieri intanto il portierino che si allena parando le punizioni a Di Natale ha chiuso la sue tre giorni romana incassando i complimenti del preparatore della Nazionale Vincenzo Di Palma. Nell’ultima partitella in famiglia dello stage dell’Acqua Acetosa si è messo in evidenza volando a togliere dall’incrocio un gran sinistro di Bernardeschi. La somiglianza anche somatica con il primo Buffon salta agli occhi, insieme all’impressione che sarà il portiere dell’Italia ai Mondiali, anche se non quelli in Brasile. Magari ci arriverà difendendo la porta della Roma.