La penna degli Altri 31/03/2014 11:31

I cinque minuti di Rizzoli Sassuolo-Roma: si ferma per il rigore che visse 2 volte

RIZZOLI_INDICA

LA REPUBBLICA (E. SISTI) - Un calcio al pranzo con boccone dal sapore sgradevole. Fra il 35’ e il 40’ del primo tempo Sassuolo-Roma si è fermata. Per pioggia? No, per discussioni e ripensamenti. Giocatori, arbitri e spettatori sono andati in confusione. Quei grotteschi 5 minuti di interruzione che non finivano mai erano il risultato «in progress» di una sequenza di leggerezze (di , di , di Sansone, di Rizzoli, dell’assistente di porta Peruzzo, della Roma che aveva rallentato il ritmo). Ma che stava succedendo? Riassumiamo.

La Roma sta vincendo 1-0. Aveva segnato con un cucchiaio sottile sottile dopo che aveva rubato palla all’immobile Missiroli (16’). Solo Sansone sembrava tonico fra i padroni di casa. Da lui nasce l’ispirazione per la sceneggiata globale. Un rimpallo lo lancia sulla sinistra, a rincorrerlo va , i due sono appiccicati, Sansone va giù in rotazione, Rizzoli a un passo non abbocca e fa cenno di proseguire. Dall’interfono gli arriva il consiglio fraudolento che avvelenerà il pomeriggio: è di Peruzzo, sistemato peggio di lui rispetto all’azione: “Rigore!”. Rizzoli stavolta abbocca e inizia lo spettacolo. Via vai di giocatori da Peruzzo a Rizzoli, tipo rubabandiera, coeografico capannello intorno all’arbitro, almeno un paio di volte Berardi mette il pallone sul dischetto. Stretto alle corde pare che Sansone confessi a Rizzoli e agli altri: «Ho sentito tirare e sono andato giù»Rizzoli cambia ancora opinione, imbarazzato e indeciso (aiutato da una moviola non ufficiale?). Ai giocatori che lo circondano nemmeno fosse un buffet gratuito dice, svilendo la sua autorevolezza, di averci ripensato: si ripartirà con la palla scodellata.

Più tardi Di Francesco confermerà le parole di Sansone. : «Ci sono rimasti male ma credo che Rizzoli abbia preso la decisione giusta. Però non si può chiedere al giocatore di una squadra che rischia la B se ha simulato o no. Ci vuole la moviola in campo». Di fatto i giocatori si sono arbitrati da soli, come al prato sotto casa. Scena che non è piaciuta ai designatori. La crisi di fermezza di Rizzoli non sfugge alla Reuters: «Arbitro del Mondiale va in confusione su un rigore». A cornice dello show s’è vista una partita velocissima per poco, paludata per il resto. La Roma aveva iniziato bene, dominando. Ma una volta ottenuto il vantaggio (per gol n.10, 4° di fila, in poco più di 950 minuti giocati) s’è spenta, una via di mezzo fra la parsimonia, l’opportunismo e il ruminamento. Il Sassuolo ci ha creduto. Nel secondo tempo Zaza, Berardi, Sansone e Cannavaro sono andati vicino al pareggio. A una manciata di secondi dalla fine, con una dinamica identica al primo gol, arriva il raddoppio che scaccia l’incubo giallorosso. Stavolta è Taddei che ruba palla a Mendes. Bastos firma il suo primo sigillo romano.