La penna degli Altri 09/03/2014 09:57
Higuain, il killer delle big. Destro, l’asso nella manica: Chi non segna è perduto
GASPORT (G. MONTI, M. CECCHINI) - Pensando a Gonzalo Higuain il sorriso del Napoli e grande almeno quanto il sospiro dei tifosi della Roma: ce l’avessimo noi per fare la Champions… L’impressione, però, è che queste chiacchiere non intacchino la fiducia in se stesso di Destro, per di più nella settimana che ha sancito il suo ritorno in Nazionale.
Se segna... Ma cominciamo dall’argentino, che è già arrivato a quota 20 gol in stagione: nessun giocatore del nostro campionato ha fatto meglio. Inoltre, la squadra di Benitez è praticamente imbattibile quando lui va a segno: 13 vittorie e 3 pari. Un talismano del quale è impossibile fare a meno. Lo si è visto a Livorno, dove era squalificato per l’ammonizione contro il Genoa (forse pensando proprio alla Roma). Così Higuain si è riposato un po’ e dopo l’impegno con la «Seleccion» in Romania è tornato motivato al massimo. Ai giallorossi, poi, ha già fatto gol nel ritorno della semifinale di Coppa Italia, sotto gli occhi di Maradona. Quella sera si è quasi celebrato un passaggio di consegne. Del resto, il feeling che Higuain ha instaurato in pochi mesi con Napoli è assolutamente speciale. D’altronde il San Paolo è il suo giardino preferito, dato che l’argentino ha realizzato 5 reti nelle ultime 4 gare casalinghe e, soprattutto, a Fuorigrotta ha già punito tutte le grandi: Borussia Dortmund, Marsiglia ed Arsenal in Champions, Milan ed Inter in campionato, Lazio e Roma in Coppa Italia. Se Garcia aveva dei dubbi, adesso sa qual è il pericolo numero uno.
Rivincita Ma se i numeri dell’argentino sono brillanti, neppure quelli di Destro sono malvagi, visto che ha già fatto 6 reti in 11 partite e quindi con una media gol-minuti eccellente. Certo, col Napoli alle porte, sulla sua testa volteggiano gli spettri degli errori sotto porta fatti al San Paolo sia lo scorso anno che un mese fa, ma la voglia di rivalersi è gigantesca. Non a caso il d.s. Sabatini punta su di lui. «Neanche lui sa quanto sia forte. Quando si realizzerà, sarà uno dei primi attaccanti a livello europeo. Deve solo mettere a fuoco alcuni comportamenti all’interno della partite, e limare alcune spigolosità del suo carattere che lo fanno interagire in modo sbagliato. Ma in area di rigore ha qualità di primissimo livello». Per parte sua, Destro nei giorni scorsi ha detto parole di buon senso. «Le critiche vanno prese nel modo migliore. Io vivo per il gol, poi a fine stagione si tireranno le somme ». Vero, ma la sfida di oggi è quasi un anticipo di bilanci.