La penna degli Altri 04/03/2014 09:01
Garcia: «Due pesi e due misure»
IL ROMANISTA (A. F. FERRARI) - «Certe cose dopo l’Inter non mi sono piaciute, Daniele è gia condannato». L’atteggiamento di Prandelli, e non solo, nei confronti di De Rossi non è andato giù a Rudi Garcia. Il tecnico francese non ci stava a vedere il suo centrocampista dato per colpevole dal ct azzurro prima che il vero giudice, quello sportivo, si fosse pronunciato punendo il centrocampista con tre giornate di squalifica per il pugno rifilato a Icardi durante Roma-Inter. Una squalifica che ancora non era arrivata quando Garcia ha detto la sua: «La tv non mostra tutto, non ci si deve far giustizia da soli ma è successo qualcosa che ha scatenato la reazione di Daniele - le sue parole a Sky Sport -. Sono successi a inizio stagione episodi contro di noi, ma non ho visto nessuna sanzione contro di loro. Spero non ci siano due pesi e due misure». Un concetto che aveva già espresso subito dopo la partita contro l’Inter: «La prova tv? Penso di no, c’è il problema dell’interpretazione. Ci sono tante cose che possono essere soggette alla prova tv e non capisco perchè valga per alcuni episodi e per altri no».
Oltre a difendere De Rossi, Garcia ha parlato di Miralem Pjanic, volato ieri a Parigi (insieme a Benatia) per assistere alla partita del Paris Saint Germain contro il Marsiglia: «Era con Benatia, conoscono la Francia. Tutti e due erano a Parigi, Miralem va oggi con la sua nazionale. È stata una buona idea vedere la partita», le parole del fracese che poi ha smentito le voci di una cessione del bosniaco al club parigino: «La prossima notizia che riguarderà sarà il prolungamento con la Roma. Se prolungherò anche io? Io sono sotto contratto, non c’è problema. Sabatini era in scadenza, ed è una buona notizia il suo rinnovo». L’allenatore giallorosso, a Coverciano per la premiazione della Panchina d’Oro, ha poi parlato dei colleghi: «Quello che posso dire è che facciamo tutti lo stesso mestiere. Bisogna essere uniti e quando ci vediamo così è importante parlarci e andare avanti insieme - le sue parole -. È un mestiere molto bello, forse uno dei piu duri. Con chi andrei a bere? Con tutti, forse perche sono arrivato da poco (ride, ndr)». Sul campionato italiano ha poi aggiunto: «Che c’è tanta passione, già l’ho detto, mi piacerebbe vedere parlare più di calcio, di bel gioco, abbiamo la fortuna di avere giocatori forti in Italia. Ma si parla più degli arbitri delle curve chiuse, di queste cose. Per me è un campionato ottimo - ha precisato -. Sarebbe bene vedere tutti i club avere infrastrutture di qualità superiore. Gli stadi in Italia non sono all’altezza. Vedremo, speriamo, tra due anni uno stadio nuovo alla Roma...».
Infine, una battuta sul futuro in cui la Roma vuole diventare grande: «Se chiederò un campione? La strada è ancora lunga quest’anno per parlare del futuro. Il progetto della Roma è uno dei più belli in Italia. Questa ambizione di fare della Roma uno dei club piu importanti in Europa ma non è facile». Ci vorrà tempo anche perché, come hanno spesso ripetuto gli americani, «Roma non si è fatta in un giorno, è un progetto di lungo termine e lavoreremo con Pallotta e Sabatini per fare della Roma una squadra forte. Per il momento siamo solo concentrati per andare avanti questa stagione e raggiungere l’Europa, speriamo la Champions». Insomma, un passo alla volta.