La penna degli Altri 07/03/2014 09:20

Florenzi no limits «Una Champions con questa Roma»

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GASPORT (A. PUGLIESE / C. ZUCCHELLI) - Una cosa è certa, quantomeno è un bel portafortuna. E per uno scaramantico come , la cosa non passa inosservata, se è vero che con lui titolare la Roma non perde da quasi un anno, dal k.o. a Palermo per 20 del 30 marzo 2013. Perché nelle due sconfitte stagionali (con e ) Alessandro è sempre subentrato, mentre nelle ultime due della scorsa stagione non c’era: in casa con il Chievo (01) e nella finale di Coppa Italia, contro la Lazio. «Quella sconfitta ci ha segnato, la delusione è stata enorme – dice lui –. Per fortuna abbiamo reagito e ci siamo ripresi, con un mister che nessuno conosceva, neanche noi. Quel 26 maggio, però, se potessi lo rigiocherei».

Verso la Già, perché le onte nella vita le cancelli solo faccia a faccia, riaffrontandole ancora. Anche se poi, a conti fatti, la vera partita nei sogni di Alessandro è un’altra. «Una finale di con la Roma». Alle porte, però, c’è una sfida lo stesso importante come quella di , che comunque vale un pezzo di . «Sento ancora un po’ di dolore alla caviglia, ma è sopportabile». Anche perché a sarà fondamentale per dare equilibrio ad una squadra che senza e con e a mezzo servizio, avrà un bisogno disperato della sua corsa e della sua generosità.

Ruolo & capitano Del resto, nella semifinale di ritorno di Coppa Italia il principale capo d’accusa mosso a fu proprio il suo mancato utilizzo, con una Roma troppo sbilanciata. , nello scacchiere tattico del francese, è fondamentale perché tra i giocatori offensivi è quello che meglio fa da collante tra i due reparti, centrocampo ed attacco. Lui è quello che in fase difensiva si allinea sempre ai centrocampisti, aumentando la densità in mezzo al campo. «Nasco come centrocampista, mezzala, ma il ruolo che ha mi cucito addosso mister è quello dover posso fare meglio. Io capitano del futuro? Spero tra molti anni, prima ci sono due leggende come e ».

In vetrina Magari prima o poi toccherà anche a lui, in una dinastia romana che prevede giorni sempre migliori anche per Romagnoli, che da lunedì sarà all’Acqua Acetosa alle dipendenze di Prandelli, nello stage azzurro per i migliori giovani italiani. Dopo la prova con l’Under 21, Alessio se l’è meritata. Come si è meritato una nuova chiamata con il Belgio , andato anche a segno contro la Costa d’Avorio. «C’è un solo modo per essere ancora convocato – dice –, continuare a fare bene con la Roma fino alla fine». A il primo step, vietato fallire.