Per la partita di questa sera tra Roma e Udinese erano stati venduti fino a ieri sera 7.000 biglietti. Se li sommiamo agli abbonati arriviamo intorno a 30.000 spettatori ma è probabile che il pubblico arrivi a una quota oscillante tra i 33.000 e i 35.000 spettatori.

La Roma non era libera da squalifiche sin dal 18 gennaio, giorno della vitoria per 3-0 sul Livorno. Anche Roma-Parma era a ingresso non limitato, ma è durata una decina di minuti per assoluta impraticabilità di campo: si rigioca il 2 aprile. In seguito per Roma-Sampdoria del 16 febbraio erano state chiuse dal giudice sportivo le curve e in Roma-Inter si erano aggiunti i Distinti Sud. Questo per quanto riguarda il campionato. In Coppa Italia i giallorossi hanno invece giocato a stadio aperto la semifinale di andata con il Napoli, vinta 3-2, e sono stati successivamente eliminati al San Paolo.

Sui cori, il giudice sportivo ha chiesto un supplemento di indagine alla procura federale. La domanda è: quale settore dell’Olimpico, da chiudere eventualmente in seguito, viene solitamente occupato dai tifosi che hanno pronunciato le strofette? Erano pochi e soli, ma non importa, la norma ancora esiste e principio giuridico vuole venga applicata. Solo che in un caso analogo il supplemento di indagine si è allungato per quasi tre mesi. Perciò, se i pochi e soli che insistono nell’attirare penalità e danni economici sulla squadra eviteranno di produrre danni ulteriori, la Roma avrà forse la possibilità di completare il torneo senza sentirsi abbandonata nelle quattro partite casalinghe che le resteranno dopo quella di domani.

(corsport)