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La penna degli Altri 11/02/2014 08:29

Una Roma senza alternativa

Pjanic parla con garcia

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Si cambia alla terza partita: dixit. E, garantendo l’accesso alla finale di Coppa Italia, quella di diventa sicuramente la più importante. Tre giorni dopo il derby, sette dopo l’andata, finita come sappiamo, con quel 3 a 2 che lascia apertissimo il discorso qualificazione. Il francese adesso conta i suoi uomini. Li valuta e li pesa. Ne ha abbastanza per scegliere l’assetto più efficace e ovviamente gli interpreti più in forma. In una settimana che prevede comunque tre gare in otto giorni (il mini ciclo ha perso quella di partenza contro il Parma il 2 febbraio, ma domenica sera all’Olimpico arriva la Sampdoria di Mihajlovic), l’appuntamento al San Paolo è da preparare con grande attenzione. Perché qualche titolare è stanco e altri non stanno bene fisicamente. Oggi, nell’allenamento della vigilia, Rudi tirerà le somme. Per capire bene su chi può puntare domani sera. Pensando ai 90 minuti e non ai supplementari (è appendice ritenuta improbabile per il punteggio della sfida del 5 febbraio).

ROTAZIONE OFFENSIVA Il , più stringato del solito, riguarderà l’attacco. Il tridente sarà nuovamente diverso, con escluso eccellente dopo le due gare di fila giocate dall’inizio (e non concluse). Al suo posto , preservato proprio per la semifinale di ritorno. Il ballottaggio vero è tra LjajiceFlorenzi. Il serbo ha sempre giocato in Coppa Italia e due volte su tre è stato titolare, contro la Sampdoria e contro il all’andata. Toccherebbe di nuovo a lui. Il suo impiego, però, non è scontato. L’azzurro garantisce maggiore equilibrio in una notte in cui il lavoro in fase di non possesso palla può fare la differenza. In questo casosoloun cambio. Perché davanti il terzo posto è di Gervinho, fondamentale per il gioco di , soprattutto in trasferta e contro un’avversaria a trazione anteriore. Con l’ivoriano, e insieme, più a centrocampo, la formula sarebbe fin troppo spregiudicata, con il rischio che la squadra possa essere troppo sbilanciata. Stesso discorso anche per Bastos: il brasiliano, efficace soprattutto a sinistra nel secondo tempo del derby, è giocatore estremamente offensivo.

MODULO A SPECCHIO Il sistema di gioco della Roma è mutevole per scelta del tecnico di Nemours. Il diventa spesso, quando i giallorossi hanno l’iniziativa (in pratica sempre, in serie A sono primi nel possesso palla), , cioè lo stesso assetto utilizzato da Benitez. Se c’è in campo, accade sia in partenza che in corsa. Si è visto soprattutto nella ripresa del derby. Ma lo ha fatto anche quando al posto del bosniaco ha schierato . Il belga, assente domani perché squalificato, conosce il ruolo e, magari con caratteristiche diverse dal compagno, riesce a dare il giusto contributo. Va a far pressing sul regista avversario e cerca di conquistare il pallone. Senza , non può riposare. Ma, come si è capito domenica, non è al top. Il francese potrebbe anche affidare quei compiti a , entrato contro la Lazio proprio al posto del bosniaco e a fare il trequartista: la posizione piace al serbo che si è calato bene nella parte contro i biancocelesti. Così anche partirebbe dall’inizio. Tornando a , nei giorni scorsi il suo manager Becker ha incontrato, fuori Roma, il ds per un aggiornamento sul rinnovo del contratto.

ESTERNI CONTATI Ieri si è ritrovato con la linea arretrata dimezzata: solo fisioterapia sia per che per . Contusioni per entrambi, al ginocchio per il primo e a quello sinistro per il secondo. E’ il terzino a preoccupare di più.Ma dietro c’è poca scelta, non essendo disponibili nè Balzaretti nè Dodò. Per lo staff medico, comunque, sono recuperabili. Se il brasiliano, però, non ce la facesse, a destra e spazio a Romagnoli. Più il diciannovenne che Bastos, anche in considerazione degli esterni offensivi del . A sinistra serve un marcatore più di un fluidificante.

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