La penna degli Altri 02/02/2014 09:11
Roma, Primo bivio scudetto
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Cinque partite in due settimane, un pezzo di scudetto e la finale di Coppa Italia in ballo. Oggi pomeriggio all’Olimpico contro il Parma il primo esame di laurea della Roma, tra una settimana il derby incastrato fra le due semifinali con il Napoli, quindi la Sampdoria.
«L'obiettivo è vincere sempre - l’ordine di Garcia - ora importa solo la partita con il Parma: giochiamo in casa e bisogna continuare quanto fatto a Verona. Affrontiamo un avversario con delle qualità che non perde da 10 partite, ma come tutte le squadre ha punti deboli. Cerchiamo di sfruttarli, al Napoli ci penseremo dopo».
Il programma della giornata offre una discreta occasione ai giallorossi per mettere pressione alla Juventus: avvicinarsi a 3 punti, anche solo qualche ora aspettando la gara con l’Inter dello Stadium, sarebbe l’ennesima segnale di sfida inviato alla capolista. Senza contare che la sconfitta della Fiorentina ieri consente di mettere un margine di 12 punti sul quarto posto. «Bisogna battere il Parma - ripete Rudi - non guardo né alla Juve, né al Napoli, lo farò solo dopo aver vinto per vedere se abbiamo guadagnato qualcosa».
Sarà di nuovo Totti contro Cassano, ormai da anni rivali dopo un’amicizia interrotta in modo brusco. Il barese, in quel maledettoRoma-Samp, è già costato uno scudetto ai giallorossi e il capitano romanista non può dimenticarlo: oggi tornerà dall’inizio dopo turni consecutivi in panchina in campionato. Garcia ha aperto una nuova fase della carriera di Totti, perché lui va gestito «quasi come gli altri - spiega l’allenatore - a 37 anni è più difficile giocare tre volte in una settimana. Ma è una cosa di buon senso, dopo il suo infortunio tutto va bene, sappiamo quanto sia importante che giochi al 100% e per questo va dosato il suo minutaggio: può iniziare le prossime tre gare, non finirle». Considerando che al derby non vorrà mai rinunciare, probabile che Totti lasci il posto a Destro in Coppa Italia.
Le soluzioni in attacco non mancano. In difesa, invece, deve portarle il mercato. «Sabatini ha lavorato benissimo per il futuro. La sfortuna è che appena operato Balzaretti si è fatto male anche Dodò. Bastos è convocato, migliora giorno dopo giorno e faremo lo stesso con Toloi, un giocatore ancora giovane ma con esperienza: per me era importante avere una soluzione in più. Nainggolan sembra sia con noi dall’inizio, è facile integrarsi quando c'è gente con grande classe ed esperienza». Fra i due giovani centrali rimasti in rosa, il tecnico sembra preferire Romagnoli. «È pronto a giocare, l’ho tenuto per l’infortunio a Dodò perché può fare anche il terzino sinistro. Jedvaj, invece, ha solo 18 anni». E un caratterino niente male.
Garcia ci tiene poi a ricordare che «i giocatori ceduti sono stati con noi in avvio e non trovo normale che lascino la squadra a gennaio». Così come Osvaldo alla Juventus «è una delle cose strane del mercato. Ma noi non cambia nulla, il problema semmai è di Conte». Tanti allenatori ne sanno qualcosa.