La penna degli Altri 16/02/2021 07:58
Il momento della verità
IL TEMPO (F. BIAFORA) - Capire sé stessa. Fino ad oggi l’andamento della stagione della Roma è stato piuttosto lineare, con un motivetto abbastanza chiaro: le partite contro le squadre della seconda metà della classifica sono state vinte tutte (e non è facile farlo), nei big match non è invece arrivato nessun successo. Grazie a questo ruolino di marcia i giallorossi occupano il terzo posto davanti a Juventus, Napoli (lo scontro diretto tra le due sarà programmato soltanto quando sarà chiaro il destino europeo), Lazio e Atalanta, che guardano Pellegrini e compagni a pochi punti di distanza e hanno tutta la voglia di non perdere il treno che porta alla qualificazione alla prossima Champions League. Un obiettivo quasi vitale per il bilancio delle società, duramente colpiti dalla pandemia.
Gli uomini di Fonseca hanno il dovere di dimostrare di cosa sono veramente capaci nelle prossime quattro partite, da disputare in un intervallo di tempo ristretto che va dal 18 al 28 febbraio.
Attualmente la Roma in campionato sta facendo meglio rispetto allo scorso anno, una stagione in cui dopo 22 giornate il bottino era fermo a 39 punti contro i 43 dell’attuale Serie A, senza contare il punto in meno dovuto alla sconfitta a tavolino con il Verona, una vicenda la quale si attende ancora che il
Collegio di Garanzia del Coni fissi la data del ricorso. Nel prossimo turno di campionato è previsto il confronto diretto tra Atalanta e Napoli e soprattutto si giocherà il derby di Milano, dando la possibilità ai capitolini di avvicinare almeno una (o entrambe in caso di pareggio) delle due prime in classifica, che distano 7 e 6 punti, e di prendere terreno su una diretta avversaria per la Champions.
Prima di affrontare il Benevento, battuto in rimonta all’Olimpico nel girone di andata, c’è però l’ostacolo Sporting Braga, una squadra che sta avendo un ottimo rendimento nel Liga portoghese, dove occupa la
terza piazza davanti al Benfica ed è ad una sola lunghezza di distanza dal secondo posto di un’altra big come il Porto. La doppia sfida di Europa League non può avere altro risultato possibile che la qualificazione agli ottavi: un altro esito
sarebbe visto come un fallimento a Trigoria. La quarta tappa di questo mini-ciclo di partite - si continuerà poi con l’infrasettimanale con la Fiorentina e la sfida con il Genoa - è rappresentato dall’ennesimo esame contro una grande, il Milan di Pioli, che ha perso la vetta dopo il ko con lo Spezia. La contesa con i rossoneri non ha un importante significato soltanto per continuare a veleggiare in alto in campionato, ma è l’occasione di dimenticare tutte le sfide di vertice passate e di dare un segnale importante a chi reputa la Roma troppo fragile mentalmente e inferiore sotto il piano tecnico-tattico rispetto alle altre grandi, contro cui non ha mai vinto.
Le prossime quattro gare diranno tanto su ciò che la squadra di Fonseca può fare e quello a cui può ambire quest’anno.