La penna degli Altri 21/02/2014 09:01
Florenzi & Ljajic: chi sarà la spalla di Mattia Destro?
GASPORT (A. PUGLIESE) - Uno ieri si è limitato ad una serie di lavori in palestra, l’altro ha chiuso l’allenamento divertendosi con Radja Nainggolan, in una sfida a calci di rigori (persa) che ha tenuto un po’ tutti con gli occhi aperti. Ljajic e Florenzi da oggi torneranno poi a contendersi quel posto nel tridente d’attacco che ancora deve essere assegnato, al fianco di Mattia Destro (anche ieri out per il problema alla schiena, ma a Bologna dovrebbe essere lui a guidare il trio offensivo giallorosso) e Gervinho, uno a cui Garcia non rinuncia mai.
Perché Adem Scegliere non sarà facile per il francese, perché per motivi diversi meriterebbero entrambi di andare in campo. Ljajic, ad esempio, in allenamento è sempre uno dei più «chirurgici», uno di quelli che quando calcia difficilmente succede che la palla non centri la porta. Poi, però, in partita è tutta altra cosa e Adem paga un po’ a livello di personalità: la testa, verrebbe da dire, la certezza di sentirsi forte. «Un giorno capirà di dover essere decisivo e farà il salto di qualità definitivo», ha detto Sinisa Mihajlovic alla vigilia di RomaSampdoria, lui che Adem l’ha avuto a Firenze e anche (ma non per molto) in nazionale. Quella sfida contro il suo ex allenatore Adem non l’ha giocata, forse anche perché nella semifinale di ritorno a Napoli non è che avesse fatto poi così bene. Se Garcia sceglierà lui, sarà proprio per cercare di aumentare il potenziale offensivo della Roma, cercando spunto (uno contro) e imprevedibilità (dribbling), le doti che sono scritte a caratteri cubitali nel dna del talento serbo.
Perché Alessandro Florenzi, invece, per molti è stato il grande rimpianto di Napoli, l’uomo che doveva finire nell’undici titolare per garantire maggiore equilibrio ad una squadra che, con Bastos in campo dal via come esterno basso, è parsa troppo sbilanciata. Alessandro è tornato in campo proprio contro la Samp e ieri è parso in buona forma e pazienza per quella sfida persa ai calci di rigore con Radja (uno con cui si diverte spesso negli uno contro uno, tra tiri in porta, al volo e — appunto — rigori). Rispetto ad Adem ha giocato 5 partite in più (23 contro le 18 del serbo), è stata una delle anime del tridente delle dieci vittorie consecutive e garantisce sicuramente maggiore copertura in fase difensiva, considerando la sua maggiore predisposizione al sacrificio, nel ripiegamento. Ecco perché Alessandro in questo momento sembra leggermente in vantaggio su Adem, in un ballottaggio che comunque Garcia scioglierà solo domani pomeriggio, a ridosso della sfida di Bologna. La scelta, a conti fatti, è tra l’affidabilità (Florenzi) e l’imprevedibilità (Ljajic). A Rudi, come sempre, l’ultima parola...