La penna degli Altri 01/02/2014 10:40
Avrei voluto tanto 3 derby in 7 giorni
GASPORT (B. TUCCI) - Peccato che non ci sia più la possibilità di giocare tre derby in una sola settimana. Sarebbe stato un evento calcistico storico, forse irripetibile. I tifosi romanisti e laziali già pronti a studiare in che modo comportarsi in caso di una, due o addirittura tre vittorie (o, viceversa, sconfitte). Invece, dobbiamo «accontentarci» di una sola partita, quella in programma il 9 febbraio che, comunque, non sarà un match qualunque. Solo Zeman diceva che Roma– Lazio è un incontro come un altro. Mentiva sapendo di mentire. Garcia, invece, capendo l’importanza della posta in palio, si pronunciò subito in maniera diversa. Alla vigilia della partita d’andata, la prima stracittadina della Capitale della sua carriera, sentenziò in questo modo: «I derby non si giocano, si vincono». Per poi, alla fine, con i giallorossi vittoriosi, dire ancora una frase rimasta negli archivi di coloro che amano le parole ad effetto. «Abbiamo rimesso la chiesa al centro del villaggio».
È il clima del derby, non c’è niente da fare. A volte, vincerlo vuol dire salvare in corner un campionato andato male. Stavolta, la situazione si è capovolta. Favorita è la Roma, seconda in classifica, forte di una squadra che sta dando spettacolo, quasi ali livello della Juventus. Mentre la Lazio che ha avuto un inizio di campionato disastroso, con l’arrivo di Edy Reja in panchina, ha avuto un sussulto e spera molto nei tre punti che potrebbe guadagnare contro i cugini. Per due ragioni essenziali. La prima: farebbe un ulteriore balzo in classifica. La seconda: toglierebbe ai giallorossi le residue speranze di raggiungere la Juventus capolista. Ecco perché, a più di una settimana di distanza, questo derby ha un sapore particolare, per nulla scontato.
Però, prima, occhio alla giornata di domani: all’Olimpico scende il Parma, una squadra rivelazione che, forte di un Cassano, potrebbe dare un dispiacere alla Roma; la Lazio, invece, vola a Verona per incontrare un Chievo in lotta per la salvezza e quindi assetato di punti. Arrivare al derby con il morale alle stelle sarebbe fondamentale da un punto di vista psicologico. Ecco perché, in questa vigilia, è obbligatorio vincere: per entrambe.