La penna degli Altri 26/02/2014 09:47
A. De Rossi: «I giovani migliori? I nostri»
IL ROMANISTA (V. META) - Il più atteso è in tribuna, ma ha giocato titolare l’ultima di campionato. Il suo alter/ego è in campo con la maglia numero nove, ma ha addosso il capitano dell’Under 21 Bianchetti e la vede poco. L’amico di Ljajic gioca esterno a destra e si arrabbia quando non trova la giocata. Alberto De Rossi guarda Berisha, Vestenicky e Radonjic dalla panchina, dà indicazioni, ogni tanto li richiama. Lo shopping invernale di Walter Sabatini nel mercato giovanile europeo gli ha rivoluzionato la squadra: i due attaccanti più interessanti dell’ultimo Mondiale Under 17 (il capocannoniere svedese Valmir Berisha e lo slovacco Tomas Vestenicky), il terzino sinistro che due anni fa incantava nella Lazio (il romeno Vlad Marin), più Tibolla, ex Chievo e da sempre nel giro delle nazionali.
Lei li ha allenati per primo. Ce li descrive?
Tibolla lo conosciamo tutti, centrocampista di qualità e quantità. Stesso discorso per Marin, che abbiamo apprezzato ai tempi della Lazio. Poi ci sono i due attaccanti, Vestenicky e Berisha, che comunque chiunque abbia seguito i Mondiali Under 17 ha avuto modo di vedere. Sono due prime punte con caratteristiche molto diverse, che secondo me possono anche giocare insieme. Vestenicky è molto tecnico e mobile, Berisha un po’ più statico ma molto potente, è uno che va dentro e ha il gol nel sangue. Chiaramente non è che hanno la bacchetta magica, si stanno integrando, Berisha un po’ più rapidamente perché il suo transfer è già arrivato. Ci daranno più forza davanti, visto che noi ci trovavamo ad affrontare le partite con attaccanti bravi ma fisicamente meno prestanti di loro. La squadra si sta completando, peccato per il pareggio di sabato, ma sono certo che arriveremo alle final eight e che, con due mesi di lavoro, lì potremo dire la nostra.
E Radonjic?
Lui è un nostro giocatore, ma non è ancora tesserato. Diciamo che deve acquistare continuità, ma ha grande talento.
Adesso si ritrova a gestire una multinazionale.
Stiamo facendo dei corsi di inglese per cercare di aiutarci nelle comunicazioni e da parte loro i ragazzi stanno imparando l’italiano. Comunque riusciamo a capirci benissimo. Io dico sempre che gli stranieri bravi vanno presi e noi abbiamo fatto così, abbiamo preso i migliori che c’erano in giro. Lo stesso naturalmente vale per Tibolla, che è italiano e nazionale. La società ha valutato che la squadra andava aiutata in certi ruoli, ma non è che sia stato fatto mercato sulla Primavera. Lo sapete come lavora Sabatini: lui se vede un giocatore di prospettiva che gli piace, lo prende.
Romagnoli in Primavera non aveva mai fatto il terzino. L’ha sorpresa la prestazione di Bologna?
Assolutamente no. Alessio ci ha sempre dato l’impressione di essere un ragazzo molto presente, sempre un po’ più grande e maturo rispetto alla sua età. L’altra sera ho fatto il tifo per lui e sono stato ripagato. Mi sembra che anche lo staff della prima squadra abbia fatto delle valutazioni positive della sua partita.
Che ne pensa delle curve chiuse?
L’altra volta ero allo stadio ed è stato deprimente. Di più non voglio dire. Il calcio è uno spettacolo, senza spettatori che spettacolo è?