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La penna degli Altri 13/01/2014 09:41

Uno, due, tre, quattro! Olè!

Alla fine sceglie di confermare il modulo con il centrocampo a tre e al posto di manda , alla seconda da titolare in cinque giorni da romanista, mentre davanti, a dispetto delle ipotesi della vigilia c’è e non a completare il tridente con Gervinho e . Gasperini, privo dello squalificato Gilardino e dell’infortunato Portanova, fa esordire dal primo minuto il nuovo arrivato Cabral nel cuore di un folto centrocampo, per quanto esauriti dieci minuti di iniziale coraggio, Vrsaljko e Antonelli vadano a fare gli esterni di difesa. La partita ci mette un po’ a carburare e rimanda le emozioni alla seconda parte. E che emozioni: è il 26’ quando va a battere un calcio di punizione dal limite dell’area, il pallone sbatte sulla barriera e viene respinto dalle parti di , che sotto gli occhi atterriti di Vrsaljko vola in rovesciata e di mette la palla nell’angolo lontano, talmente improvviso e spettacolare che momenti non ci crede nemmeno lui e corre a festeggiare tenendosi la testa fra le mani. La partita potrebbe anche finire qui, anche perché poco dopo dai maxischermi arriva la notizia del gol del gol Cagliari.

Invece lo spettacolo è appena cominciato. Due minuti dopo sale in cattedra Gervinho, contropiede velocissimo e solitario, che Perin blocca in uscita, alla mezz’ora l’ivoriano ci riprova, ancora su azione di ripartenza, ma invece del tiro trova il suggerimento per , di prima intenzione deviato quel poco che basta a mettere fuori causa Perin, palla fra il palo e la punta delle dita del . Il 2-0 placa la Roma? Macché: al 35’ serve Gervihno in profondità, Perin esce e blocca, al 43’ splendida azione in contropiede da angolo per il con che tocca per Dodò, profondo per e cross sul secondo palo dove si è inserito , stop ed esterno in anticipo sul .

Nella ripresa la Roma cala subito il poker con , al quinto centro stagionale, che di testa stacca in anticipo su tre avversari e la mette sul secondo palo. Poi la scena se la prende Matuzalem, che al momento della sostituzione risponde con un prolungato gesto polemico ai fischi della Sud e combina un capolavoro prendendosi il rosso che lascia il in dieci e costringe Cofie, entrato al suo posto, a tornarsene in panchina. In campo continua a esserci solo la Roma, visto che il non solo non difende, ma addirittura non esiste in attacco, dove il povero Calaiò non si vede arrivare un solo pallone. Al 23’ ci prova da fuori area, il suo è violento ma Perin ci mette una mano e gli nega il primo gol in giallorosso, poco dopo si inventa una grande apertura per , piatto di prima intenzione sul secondo palo e pallone fuori di poco. Nel finale c’è spazio per l’esordio in Serie A di Tin Jedvaj, diciottenne strappato al Tottenham e rimasto fin qui oggetto misterioso, che entra al posto di , mentre a 6’ dallo scadere manda alto di poco un bel pallonetto su assist di . È l’ultima emozione di una partita a senso unico. Chi cercava risposte dalla Roma, le ha avute: ci siamo e siamo pure belli.  

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