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La penna degli Altri 13/01/2014 08:53

Un gol in 14 secondi. È Roma coast to coast

Come al Meazza Tanti ne sono passati da quando ha preso palla nella metà campo giallorossa a quando è finita in rete: in mezzo, il passaggio del capitano a Dodò, quello del brasiliano ad allargare per e l’assist di quest’ultimo per .Un’azione talmente perfetta che l’ha applaudita in panchina, ricordando magari quella del 30 a San Siro contro l’Inter. In quell’occasione ci fu addirittura un passaggio di meno: recupera palla al limite dell’area della Roma con una magia, lancia che serve sulla corsa . Handanovic battuto, gol. In tutto 11 secondi. Tre in meno di ieri.

Ritrovato «Azioni come quella che hanno portato al gol sono il frutto del lavoro che facciamo in settimana—ha spiegato —. La mia rete poi conta fino a un certo punto. Io sono soddisfatto perché dopo un anno in cui praticamente non ho giocato ora mi sento davvero bene». Quando la Roma lo ha contattato, tramite l’agente Calenda che ieri era in tribuna ad applaudirlo, gli ha chiesto due cose: personalità e continuità. Lui l’ha accontentata e dei comportamenti sbagliati di Milano e Manchester, da lui stesso ammessi, non c’è mai stata traccia. In campo, 16 presenze, 2 reti, 2 assist, 1342 minuti giocati. Lo scorso anno, solo in Premier, appena 521, due anni fa con l’Inter, dopo 19 partite, erano 990, nel 2010 1.016, nel 2009 1.440. In sintesi, da 4 anni non giocava così tanto. E così bene.

Voglia di I sussurri di Trigoria dicono che sia uno di quelli più convinti che la Roma possa lottare per lo scudetto fino all’ultimo. «Sono qui per questo, siamo tutti qui per questo, vogliamo la », ha detto ai dirigenti dopo Torino. L’obiettivo è non perdere altri punti fino a quando non riprenderà l’Europa League per la . Intanto, sabato, massima attenzione al Livorno: «Dobbiamo essere pronti per fare una grande partita. Il 40 al è il frutto del grande lavoro fatto in settimana. Abbiamo avuto l’atteggiamento giusto, da grande squadra ». Lo sta diventando la Roma, lo era l’Inter del triplete. Questa Roma gli ricorda per certi aspetti quella squadra lì e, in attesa di veder confermate certe sensazioni, lui si porta avanti col lavoro. Al , infatti, aveva segnato una volta sola. Nel 2010, l’anno del suo ultimo scudetto.

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