La penna degli Altri 19/01/2014 11:55
La duttilità di Garcia e il sorriso di Strootman
Passeggia sul velluto la formazione di Garcia, forte di una struttura di gioco precisa, di una mentalità di approccio ad ogni fase della partita fatta per esaltarne le qualità psicofisiche, di una duttilità tattica capace di interpretare con puntualità secondo per secondo lo svolgersi della gara senza cali di concentrazione o peggio di improvvisa sovrastima dei propri mezzi. Padrona del campo per tutto il primo tempo, la Roma non abbassa mai la guardia, anzi,dopo aver leggermente alleggerito la pressione nella fase centrale torna prepotentemente allattacco nella parte finale.
Poche note per un secondo tempo non certo elettrizzante a cui però è mancato solo lapporto delle molte occasioni non trasformate in goals. Il percorso didattico di Garcia nellinsegnare gioco alla propria truppa, nello sviluppare tematiche di gioco diverse e sopratutto il piu appropriate ad ogni differente avversario si arricchisce di un nuova capitolo, di una variante importante alla sua concezione di attacco con avversario schierato. Questa sera la presenza di Destro ha mostrato quanto attento sia lex tecnico del Lille nellutilizzare i giocatori secondo le loro specificità modificando anche il modulo di gioco alloccorrenza, ritagliando al ragazzo ascolano un suo spazio specifico esclusivo: quello della prima punta centrale con licenza del gol. Solo nel primo tempo su 13 attacchi portati alla porta livornese ben 8 sono centrali e partecipati da Destro; salta la tradizionale turnazione degli attaccanti sul fronte offensivo, salta limprevedibilità di quelle punte così poco prevedibili, così poco statiche. Si arricchisce di nuovi motivi tattici la Roma e quale miglior viatico ricavare da questa prima del girone di ritorno? Nota per il dopo-goal di Strootman: anche i duri sanno sorridere!