La penna degli Altri 19/01/2014 10:47

In corsa da Verona, Iturbe: «Sognavo Kakà, ora ci gioco contro»

Dimentichiamo la Puglia e concentriamoci su Milano: domani c’è Milan-Verona, la prima di Seedorf.

«Curioso: Clarence Seedorf mi è sempre piaciuto. Da ragazzino, nel Milan di , i miei preferiti erano lui e Pirlo».

Una qualità su tutte?

«Era un vincente. Ha vinto tutto, anche più di una volta».

L’Italia di dieci anni fa vista dall’Argentina. Quali sono i ricordi principali?

«Il primo è facile: Zanetti. Poi il Milan di Kakà, la squadra più forte del mondo tra tutte quelle viste da piccolo».

La prima a San Siro è andata maluccio: 6 in pagella ma 4-2 per l’Inter. Le è piaciuta la à?

«Muy linda, molto carina. Certo, diversa da Buenos Aires, in cui ho vissuto negli anni Novanta».

Erano giorni da calcio mattino- pomeriggio-e-sera?

«Giocavo sempre, sempre. Non con papà però, lui faceva il muratore e lavorava tutte le sere fino a tardi. Vengo da una famiglia di lavoratori, una famiglia cattolica».

Tweet del 29 dicembre, dopo il pauroso incidente d’auto in Paraguay, per fortuna senza conseguenze:

«Grazie a Dio perché posso dividere una cena con la famiglia».

Che impressione fa l’Italia?

«Mah, avete à del Vaticano... però è strano, non vedo gente che va in chiesa».

invece, quando non è sul campo che fa?

«Mangerei sempre, anche perché non sono a dieta. Se posso scegliere, è facile: carne ».

Meglio andare in Europa con il Verona o al Mondiale con l’Argentina?

«No dai, non lo so. Di sicuro, essere un attaccante argentino è uno dei lavori più difficili del mondo, con tutta quella concorrenza».

Obbligatorio rispondere con un nome solo. Chi è stato il mito calcistico dei suoi primi anni?

«Dinho, poi . Ma anche Paolo Rossi… el más grande ».

Il migliore della A? «Tevez». Il miglior ?

«Quello del … Perin ».

Il difensore impossibile da dribblare?

«Mmm, non so. In cambio vi dico il miglior centrocampista: Pogba».

E lo stadio? Si va a San Siro…

«No, lo Stadium».