La penna degli Altri 21/01/2014 09:35
De Sanctis, De Rossi, Totti: ennesimo assalto alla Juve dei big giallorossi (e italiani)
Il portiere abruzzese, che negli ultimi tempi non ha mancato di sottolineare come la Juventus goda in Italia di una sudditanza psicologica da parte degli avversari e di come sia favorita dal «sistema», ha esordito in serie A (nella stagione 1998/99) proprio con la maglia bianconera, prima che la sua carriera prendesse altre strade.
De Rossi, che deve farsi perdonare lespulsione di Torino, alla Juventus ha «rischiato» di finirci nellestate del 2002, quando Fabio Capello chiese a Franco Sensi di prendergli Edgar Davids. Il presidente giallorosso si sentì chiedere in cambio il centrocampista di Ostia, Aquilani e DAgostino e, per fortuna della Roma, non se ne fece più nulla. Per lui, romanista da sempre e nato negli anni 80, quando quello con i bianconeri era considerato un vero e proprio derby, non sarà una gara come le altre anche se lo scorso anno, in risposta a Zeman, disse che «è solo una partita e non deve diventare una crociata».
Con i bianconeri ha, da sempre, un conto aperto Francesco Totti. Non solo per i 9 gol che gli ha segnato in carriera - quelli a Buffon, tra Parma e Juventus, sono invece 10 - ma soprattutto per episodi extra calcio: dal segno del 4 nei confronti di Tudor, alla fine di un 4-0 allOlimpico nel 2004, fino alle ultime dichiarazioni sugli «aiutini», che riprendevano quelle del 2005 in cui disse che «contro la Juve giochiamo sempre 14 contro 11». Frasi che hanno lasciato il segno e che qualche bianconero, al termine della gara di due settimane fa, gli ha rinfacciato. Stasera cè la possibilità di una ennesima rivincita. Non lultima, perché cè sempre la gara di ritorno in campionato che potrebbe valere lo scudetto