La penna degli Altri 04/01/2014 10:07

Dai centimetri al liberi tutti pro Nakata

Cinque mesi dopo (1° novembre 1981), la Roma era andata a vincere a Torino con un gol di Falcao, nato da un’incomprensione fra Brio e Zoff, ma il 6 marzo 1983 era nata la questione dei centimetri. Sull’1-1 (gol di Falcao e punizione di Platini), all’Olimpico, cross di Platini, in posizione sospetta, per Brio (morsicato da un cane a bordocampo), colpo di testa e gol dell’1-2, distacco ridotto da cinque a tre punti. Il presidente Viola aveva commentato: «Con la è sempre una questione di centimetri». E allora Boniperti gli aveva spedito un doppio decimetro: «Così puoi misurare i centimetri». Viola aveva restituito il dono al mittente: «Il doppio decimetro serve più a un geometra che a un ingegnere». E meno di due mesi dopo (8 maggio 1983) si era goduto lo scudetto. Superato l’anno dedicato alla festa del Verona (1985), e Roma erano tornate a sfidarsi per lo scudetto nel 1986, con la squadra di Trapattoni costretta a rallentare per stanchezza e infortuni (Serena ad Avellino in nazionale) e i giallorossi alla seconda stagione con Eriksson al posto di Liedholm travolgenti nel girone di ritorno e capaci di dominare la sfida dell’Olimpico (3-0) fino a riprendere i bianconeri, prima di cadere in casa «L’età non è una garanzia di efficienza». «La giovinezza non è garanzia d’innovazione ». L’antica sfida tra giovani e vecchi è tutta qui, in questo scambio (da Skyfall) tra James Bond e il nuovo Q, un ragazzotto con la faccia e i modi del Nerd, davanti al «The Fighting Temeraire», il quadro di William Turner ospitato dalla National Gallery a Londra. Che cosa ci vede? Chiede il giovanotto a 007. «Tanta acqua e una barca ». I vecchi semplificano. Rendono le cose facili, con la loro abilità. Fanno correre la palla, per questo spesso passano per «pigri» come Andrea Pirlo, 34 anni, e , 37. Accuse infondate, i due hanno dimostrato ampiamente che il loro passo rende più spedito quello di e Roma. Siamo alla vigilia della Grande Sfida lunga trent’anni, stanno per finire le rievocazioni, le provocazioni, le arringhe, i soliti discorsi, le mani avant i . Footbal l , TORINO — «Negli ultimi due anni e mezzo abbiamo dimostrato sul campo di essere i più forti». Semplice e chiaro. Giorgio Chiellini replica così a che ha acceso la vigilia di -Roma parlando di «aiutini» arbitrali in favore dei campioni d’Italia. Dal tono il difensore non sembra dare troppo peso alla frecciata del capitano giallorosso («Ognuno ha il suo parere...») ma i concetti che usa per la risposta sono netti: «Lo dimostriamo in ogni partita e vogliamo dimostrarlo anche domenica.

La Roma sta facendo un gran campionato, con un inizio strepitoso che resterà nella storia ma non è facile mantenere questa continuità per tutta la Sport Non è un Paese per Pirlo e uomini chiave di -Roma mentre le stelle nascenti Pogba e rimangono sempre nel mirino del Psg 456 presenze in serie A per Andrea Pirlo, con Brescia, Inter, Reggina, Milan e : 53 i gol Tentazioni francesi Paul Pogba, 20 anni, francese della , e , 23, bosniaco della Roma: entrambi piacciono al Psg (LaPresse, Ansa) La rivalità Il duello tra e Roma, una storia di accuse e sospetti Dai centimetri al liberi tutti pro Nakata con il Lecce alla penultima giornata. Per tornare all’epoca delle grandi polemiche è stato necessario aspettare il 15 gennaio 1995, la domenica di -Roma 3-0,partita avvelenata da una rimessa laterale di Aldair, che colpisce con il pallone l’assistente Tullio Manfredini, rappresentante di abbigliamento di Carpi: Aldair sta per scagliare il pallone con le mani verso Cervone; l’impatto accorcia la traiettoria e sul pallone arriva Ravanelli, che segna con un pallonetto (31’ p.t.). Il presidente Sensi: «Questa partita va rigiocata». Altre polemiche sommergono -Roma 3-1 (8 febbraio 1997): i giallorossi accusano l’arbitro Messina di non aver visto un rigore (fallo di Deschamps su Gautieri); Del Piero in fuorigioco sul secondo gol. Di certo la Roma non ha avuto modo di lamentarsi il 6 maggio 2001: Roma 63 punti, 57. in vantaggio 2-0 dopo sei minuti (Del Piero, Zidane); Roma in rimonta con Nakata, che non avrebbe potuto giocare per eccesso di extracomunitari. Venerdì 4 maggio la Corte federale, presieduta da Andrea Manzella, con un dispositivo di nove pagine, rivoluziona lo scenario e apre le porte a tutti gli extracomunitari già tesserati che possono scendere in campo senza limitazioni. E dopo Nakata arrivano il pareggio di Montella e poi lo scudetto.