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La penna degli Altri 14/12/2013 10:03

Totti pronto per il Milan. Ora tocca a Garica

IL TEMPO (A. SERAFINI) - Rischiare o non rischiare, questo è il dilemma. Un compito complicato per , che a 48 ore dalla sfida di San Siro con il Milan, non ha ancora deciso se consegnare a una maglia da titolare. Fosse per il capitano giallorosso non ci sarebbe neanche motivo di discuterne, perché dopo quasi due mesi di assenza è troppa la voglia di ritornare ad aiutare i propri compagni in uno dei momenti più delicati della stagione. Se poi si considera che gli ultimi allenamenti di Trigoria hanno registrato il totale recupero dalla lesione miotendinea al flessore, allora il desiderio di esserci aumenta. Già, perché dopo aver collezionato la panchina nella sfida dell'Olimpico con la , ha proseguito a lavorare insieme ai compagni con tutta la voglia e la determinazione di chi non ce la fa proprio più a rimanere a guardare. Un aspetto sicuramente gradito dal tecnico francese, che dall'alto della sua esperienza, però, vuole essere sicuro di non dover affrettare i tempi in alcun modo.

Negli ultimi giorni a Trigoria, i due si sono spesso confrontati al termine della seduta per discutere insieme dei progressi fisici e delle sensazioni provate dal numero dieci durante la partitella finale. L'ok di e quello dello staff sanitario giallorosso è arrivato regolarmente anche ieri, nonostante in un normale contrasto di gioco il capitano abbia tenuto tutti in apprensione per un colpo ricevuto al polpaccio. Niente di grave e quadro che non cambia di una virgola: aspetterà probabilmente la rifinitura di domani e deciderà se forzare la scelta e far partire Francesco dal primo minuto. Anche perché le alternative non mancano. Confermato il minutaggio limitato di , l'allenatore potrebbe comunque scegliere il tridente «leggero» composto da , e Gervinho e sfruttare la presenza di e in panchina soltanto a partita in corso. Le possibilità di vederle il capitano subito in campo sono comunque destinate a salire a causa dell'assenza di (squalificato), che a Milano lascerà spazio a Bradley in un centrocampo con caratteristiche inevitabilmente più muscolari.

Con Borriello e Balzaretti costretti a rimanere nella capitale, la difesa sarà la stessa che ha affrontato i viola con il solito lavoro di protezione affidato a e , uno dei più ansiosi di poter tornare a condividere il campo con il suo capitano: «Ho scelto il campionato italiano proprio perché Volevo giocare con giocatori di classe mondiale come e - ha spiegato ieri in un'intervista ad una rivista olandese - magari la Serie A non sarò al livello della Liga o della Premier League, ma qui vieni continuamente messo alla prova. In ogni duello si entra al massimo, come se da quell'azione si potesse segnare il gol della vittoria». Quella che la Roma proverà a conquistare in ogni modo per non perdere ulteriore terreno nei confronti della , supportata da circa 2000 sostenitori romanisti che da ogni parte d'Italia sono pronti a riempire il settore ospiti (e non solo) alla Scala del Calcio.

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