La penna degli Altri 17/12/2013 08:27

Roma sprecona, occasione persa



TRIDENTE PESANTE -  è ancora in panchina, non essendo al top, come si vede quando entra dopo un’ora abbondante. gioca la prima gara da titolare dopo quasi 7 mesi, l’ultima nella finale di Coppa Italia il 26 maggio. , non avendo lo squalificato che è in tribuna da tifoso con gli altri duemila arrivati a San Siro, si fida del trio di centrocampo, fisicamente robusto nei suoi interpreti con Bradley che affianca e , e va all’attacco, puntando su un reparto inedito e spregiudicato. Il centravanti è , ai suoi lati Gervinho e , con in panchina. Allegri, invece, è più prudente. Solo Balotelli in avanti, con Kakà in appoggio e quindi in tutto cinque centrocampisti, con Montolivo trequartista e pronto al sacrificio a sinistra per limitare , più Poli, De Jong e Muntari. Nonostante l’atteggiamento equilibrato, il Milan subisce la pressione dei giallorossi. firma la seconda rete stagionale, al quattordicesimo, su assist di che mette il compagno davanti alla porta. Azione bellissima, partita dall’accelerazione di Dodò che scarica su , bravo nell’imbucata per l’olandese, seguito dall’alto dal suo ct van Gaal.



DISTRAZIONE DIFENSIVA - La Roma sta perennemente nella metà campo dei rossoneri. e Bradley cercano di collaborare con le tre punte e di dare un senso ai movimenti di Gervinho che cambia spesso fascia e di . Il Milan si accende con le ripartenze di Kakà che sfrutta gli spazi creati da Balotelli. Ma il pari, al trentesimo, arriva da un angolo battuto dal brasiliano: torre di Muntari che anticipa e colpo di testa vincente sul palo lontano di Zapata, lasciato solo da . Il difensore rossonero tocca il pallone con un braccio (o con la coscia?): inutili le proteste di . In precedenza chiede un rigore per una trattenuta di Bonera che sfugge all’arbitro di porta Celi.



ALTRE CHANCE - 
La Roma è comunque in serata. Gioca e attacca. Preso il gol, reagisce e ha due grandi occasioni per tornare in vantaggio, confermando di essere più spavalda del Milan: Bonera salva sulla linea al trentaduesimo, con Bradley che già sta esultando per il tocco ravvicinato in acrobazia dopo l’errore Abbiati; Gervinho, solo in contropiede, si fa riprendere da Zapata davanti ad Abbiati. si fa male all’anca destra in uno scontro con Kakà prima del recupero: spazio a Burdisso. Dopo l’intervallo c’è Gabriel al posto di Abbiati (virus gastrointestinale).



ANCORA L’IVORIANO - Come il 5 ottobre contro l’Inter, Gervinho conquista un rigore sotto la curva nord. Lanciato da , salta Gabriel che lo atterra. Il , essendo l’attaccante in posizione defilata, prende solo il giallo. E il gol: lo spiazza e firma il 2 a 1 al sesto. invita al tiro Gervinho, anticipato però da Emanuelson. Al diciannovesimo fa entrare : fuori , ormai stanco. Allegri, prima di essere espulso al minuto 28 per proteste, decide di mettere un’altra punta: ecco Matri per Poli. Balotelli, nervosissimo anche per i continui cori offensivi e per qualche ululato dai tifosi giallorossi (lo speaker del Meazza ha chiesto di astenersi, pena la sospensione del match), è utile nell’azione del pari, facendo sponda: Muntari segna di , con Dodò in ritardo nella chiusura. La Roma chiude all’assalto. E resta imbattuta: nel recupero Balotelli spreca il tiro da tre punti. Troppi per questo Milan che ha vinto solo una delle ultime otto gare.