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La penna degli Altri 08/12/2013 09:22

Roma a pranzo con Totti

Alle 12.30 all’Olimpico la partita degli ex e un bivio per i giallorossi dopo quattro pareggi di fila, l’allungo della a + 6 e l’aggancio fallito dal ieri sera. Il capitano si è allenato a pieno ritmo per tre giorni e dopo pranzo è arrivato l’ok: convocato, ma non può giocare dall’inizio come vorrebbe (e come ha confidato a Montella). In attacco dovrebbe esserci , lui che conosce alla perfezione i difetti della difesa viola. è pronto a concedergli un’altra chance per sfruttare la sua velocità nel contropiede contro la spregiudicata . Altrimenti c’è Borriello recuperato. ? In panchina al fianco di , «ma ora è guarito - assicura Rudi - e può aiutarci». Il francese è più tirato del solito. Ha letto e ascoltato le prime critiche, specialmente dopo Bergamo. «Quando faccio una scelta per me è sempre buona, dopo è facile cambiare idea. Ho solo delle persone da convincere e sono i miei giocatori, gli altri non sono importanti. I segnali delle ultime partite sono positivi, dobbiamo giocare come l’ultima mezzora a Bergamo e segnare più gol: così vinceremo».

Oggi non c’è altra strada e lo sottolinea. «Prima voglio vincere, poi spero che vedremo uno spettacolo interessante. Roma e fanno tanti gol, ma il calcio è strano e può uscire anche un brutto 0-0». La scappa, Rudi fa il disinteressato. «Non importa il risultato degli altri. Della mi preoccuperò solo il 6 gennaio quando ci giocheremo contro ed è ancora lontano». Il mini-ciclo con viola, Milan e Catania sarà la preparazione, aspettando il richiamo di quella atletica durante le feste. Per adesso ha eliminato le doppie sedute. «È più da 5 mesi che la squadra si allena - spiega - non abbiamo bisogno ora di fare due sessioni. A Bergamo negli ultimi 30 minuti abbiamo giocato alla grande, quindi stiamo benissimo». La forma degli arbitri, invece, è sempre scadente «ma bisogna aiutarli di più con la tecnologia come accade nel rugby» è l’auspicio di che i potenti del calcio non ascoltano. Pallotta ne sa qualcosa: la moviola negli sport americani è ormai legge. E il tutto è sempre vissuto con ben altra serenità. Per spezzare la sacralità della conferenza il «burlone» di Boston si è improvvisato giornalista e ha chiesto a se stavolta intende seguire l’intera partita a bordo campo visto che è già stato espulso due volte. Pronta la replica ironica del francese: «Non avete una domanda sui cinesi o sullo stadio? C’è qui il presidente che può rispondere». Il nuovo impianto e il socio saranno gli argomenti caldi di domani, di mattina in Campidoglio e di sera alla festa natalizia del club al Macro di Testaccio, dove è prevista la chiacchierata tra Pallotta e Fiorentino di Unicredit. Oggi conta solo la partita.

 

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