La penna degli Altri 02/12/2013 10:33

Qualcuno fermi Damato e Banti

E poi, come se non fossero bastate le sviste di Torino-Roma, anche a Bergamo a penalizzarla è stata la premiata ditta Damato-Banti, che ha deciso a suo sfavore tutti i tre episodi dubbi che si sono verificati nell’area dell’Atalanta. Per questo, ormai, a Trigoria si stanno cominciando tutti a domandare perché? Possibile che ogni volta che c’è un dubbio si fischi sempre contro i giallorossi? Possibile che la Roma non ha avuto nemmeno uno dei rigori che potevano starci assolutamente contro il Torino per il fallo di Darmian su , contro il Sassuolo per il fallo di Marrone su , contro il Cagliari per l’entrata di Dessena su e, ieri, contro Atalanta?

Episodi, questi ultimi, riferibili alla trattenuta (con tanto di tirata di maglia, prima presa e poi subito furbescamente lasciata) di Cazzola a Gervinho al 41’ del primo tempo e al mani, clamoroso, di Canini sul tiro di al 30’ della ripresa.

Nel primo caso forse il rigore poteva essere anche generoso, nel secondo sicuramente no, perché l’avambraccio di Canini era staccato dal corpo e con questo formava una sorta di angolo retto. Un gesto con il quale il difensore stoppava il tiro del romanista, come si vede bene dal replay dietro la porta. Già, da dietro la porta.

E lo sapete chi era l’arbitro addizionale che stava da quella parte del campo? Banti, proprio quello che diresse Torino-Roma. Sembra davvero superfluo aggiungere altro, anche se giova ricordare che in Piemonte, con lui direttore di gara centrale, c’era Damato, il fischietto di ieri, a fare l’addizionale e che fu proprio quest’ultimo a non vedere il fallo di Darmian su . Lui che già nel 2010, sull’1-0 per i giallorossi, non si era accorto del fallo di mano dell’allora sampdoriano Zauri in quel famoso Roma-Sampdoria 1-2 che costò lo scudetto alla squadra allora guidata da Ranieri a vantaggio dell’Inter.

Tornando a Bergamo, poi, va detto che nel proseguimento dell’azione del rigore non dato ai giallorossi è stato anche annullato un gol a Bradley, che al momento del cross del compagno pare in linea con l’ultimo difensore atalantino. Una decisione difficile, certo, ma anche in tal caso presa, nel dubbio, contro la Roma, mentre dopo l’1-1 Damato non ha esitato ad ammonire per simulazione , che si lascia cadere nel contrasto in area con Carmona.

Quando c’è da dare contro la Roma nessuno sbaglia, quando si potrebbe agevolarla dandole quello che merita, invece, è meglio lasciar correre. Ma si può accettare una cosa del genere? No, soprattutto dopo aver visto quanto hanno avuto le rivali. Con la che ha vinto contro il Torino grazie ad un gol di Pogba viziato dal precedente fuorigioco di Tevez non rilevato da Mazzoleni e a Verona contro il Chievo perché a quest’ultimo era stata annullata da De Marco una rete buona per un fuorigioco inesistente di Paloschi (nell’occasione il segnalinee Preti aveva confuso quest’ultimo, arrivato da dietro, con Thereau). E il che ha superato il Torino con due rigori inesistenti concessi dal solito, pessimo, De Marco ed è passato a Firenze anche perché all’ultimo minuto è stato negato un rigore solare ai viola per uno sgambetto a Cuadrado, nell’occasione addirittura ammonito per simulazione da Calvarese ed espulso per doppio .

Mentre la Roma ha avuto solo due dubbi a favore: il rigore del 2-0 a Milano contro l’Inter per un fallo di Pereira su Gervinho commesso fuori area e il rigore del 2-0 contro il per la reciproca trattenuta tra Borriello e Cannavaro. Ma in entrambe i casi, sarà bene sottolinearlo, i giallorossi stavano già vincendo. Negli ultimi quattro pareggi consecutivi che hanno rallentato la loro corsa, invece, le decisioni degli arbitri sono state sempre determinanti.