La penna degli Altri 01/12/2013 10:30
Pjanic: «Torneremo a vincere»
Adesso che le cose hanno smesso di andare tutte benissimo, la sua personalità sarà di vitale importanza: «Normale avere una piccola crisi dopo una grande serie di risultati - ha detto al portale bosniaco Avaz.ba -, ma limportante è non perdere. Tre pareggi, è vero, ma credo che con lAtalanta potremo tornare a vincere. Abbiamo la grande opportunità questanno di poter lottare per un posto nelle competizioni europee. Il nostro obiettivo è certamente arrivare in Champions League. Le vittorie iniziali sono frutto del duro lavoro e della fiducia che abbiamo in noi stessi. Credo nella nostra forza». Dopo un finale di stagione da dimenticare, solo una partenza perfetta poteva riconciliare i tifosi con la squadra, duramente contestata durante il ritiro di Riscone: «Abbiamo avuto una partenza fantastica - ammette Pjanic -. Nessuno poteva credere che avremmo vinto le prime dieci partite. Un risultato eccezionale, frutto dellenorme lavoro fatto. I tifosi lo riconoscono e ci stanno offrendo grande supporto». Quanto al suo rendimento personale, Miralem non si sbilancia: «Sono soddisfatto, sto cercando di ricambiare la fiducia di Garcia. Non giudicherei me stesso, ci sono altri che possono farlo meglio. Ma sono contento, specialmente di come gioca la squadra. Certo, le persone pensano sempre che possa fare meglio, come faccio io».Il piccolo infortunio rimediato contro il Cagliari è ormai alle spalle: «Non è un grande problema, sarò pronto per la prossima partita, fortunatamente non ha avuto conseguenze durature. Io sempre infortunato? Non direi. Nelle recenti stagioni ho giocato oltre trenta partite allanno e questanno ho avuto solo infortuni minori».
Capitolo rinnovo. Le sue "beghe contrattuali", come le ha definite Sabatini, lo lasciano dormire tranquillo, anche perché sembra che qualcosa si stia muovendo: «Parliamo, negoziamo e, quando raggiungeremo un accordo, il pubblico sarà informato. Io comunque a Roma mi sento molto bene. Qui sono rispettato e credono in me. Il resto verrà dopo». Quanto alla corte che gli fa mezza Premier League, «le voci non mi preoccupano, ma è bello sentire che qualcuno è interessato a te. Però voglio dedicarmi completamente alle partite e ora sono concentrato sulla Roma e sulla serie positiva da continuare». Intanto in patria è diventato un eroe nazionale e tra pochi giorni il sorteggio Fifa dirà quali saranno le avversarie della sua Bosnia nel girone eliminatorio: «Non ci sono squadre deboli. Certo, mi piacerebbe evitare Brasile e Spagna, perché sono le favorite alla vittoria finale. Daltra parte è bene che eviteremo squadre come Italia, Portogallo e Olanda, male invece che potremmo pescare unafricana, perché sono molto forti».