La penna degli Altri 18/12/2013 09:41

Olimpico, doppio stop ma la Roma si ribella

 
BATTAGLIA SULL’ART.22
La Roma contesta gran parte di quanto scritto da Tosel per motivare la , a cominciare dalla fattura di alcuni cori attribuiti ai sostenitori giallorossi (video su www.ilmessaggero.it) e dalla loro riconoscibilità come coloro che “solitamente assistono alle partite casalinghe nel settore dell’Olimpico denominato ”), sostenendo che sia gli arbitri che i collaboratori del giudice avevano, a fine gara, assicurato di non aver udito in maniera diffusa cori razzisti contro Mario Balotelli, che l’annuncio dello speaker dello stadio non era stato voluto dall’arbitro o dagli uomini della Lega ma dai rappresentanti della Digos di Milano (autori, secondo la Roma, della segnalazione di cori razzisti) e che nella motivazione si fa riferimento a “collaboratori in campo” non ben precisati. Oggi, come detto, la Roma dovrebbe presentare ricorso d’urgenza alla Corte Federale per chiedere l’annullamento della sentenza perché, a suo giudizio, non ci sono stati cori di stampo razzista e, in caso di conferma della sanzione, di scontare la prima pena in occasione di Roma- e non di Roma-Catania sulla base dell’art.22 del Codice di Giustizia (decorrenza della sanzione dalla seconda giornata). A tal proposito, fonti della Lega hanno già spiegato alla Roma che l’art.22 vale per la del campo e non per la chiusura delle curve. Come accaduto, ad esempio, recentemente in occasione di Roma-Verona invece che di Roma-Lazio. È certo che, al di là di tutto, la Roma non riempirà le curve vuote con piccoli tifosi, come fatto dalla , perché lo fa normalmente con l’iniziativa del Settore Famiglia.
Il giudice ha chiuso per due turni anche la curva dell’Inter (niente Nord domenica al derby e col Chievo) e quella del Latina ma con la condizionale.