La penna degli Altri 06/12/2013 10:06

Italia, sorteggio batticuore

IL MESSAGGERO (U. TRANI) -   Il sole, sulle spiagge deserte della costa splendida e selvaggia di Mata de San Joao, illumina il sorteggio del mondiale: appuntamento alle ore 13 (le nostre 17: diretta tv su Sky sport 1 e Raidue), sotto una tenda bianca di novemila metri quadrati, a nord di Salvador di Baia. Bisognerà aspettare almeno un’ora in più, però, per conoscere le avversarie dell’Italia di Prandelli e gli otto gruppi in cui finiranno le 32 finaliste: lo show prevede inizialmente 45 minuti dedicati agli spot per i politici locali e soprattutto per gli sponsor che, insieme con Blatter, governano la manifestazione. Le simulazioni, invece, irritano il ct azzurro: «Certi giochini non mi piacciono e tra l’altro noi nel ranking Fifa già siamo tornati al settimo posto». Prandelli sa che il pericolo è di ritrovarsi stasera insieme con il Brasile e la Francia (nelle prove il gruppo è già uscito, con l’Australia a completarlo). E attenzione pure all’Olanda. E’ vero che in Sudafrica, nonostante le rivali morbide (la Slovacchia, il Paraguay e la Nuova Zelanda), l’Italia fece una figuraccia storica, eliminata subito e senza nemmeno una vittoria. Ma la classifica Fifa, al 17 ottobre, proprio non va giù al nostro ct. Azzurri fuori dal gruppo delle 8 teste di serie che comprende il Brasile, la Spagna, la Germania, l’Argentina, la Colombia, il Belgio, la Svizzera e l’Uruguay. Prandelli si può consolare con i time out: la sua proposta è stata accolta dalla Fifa. Se la temperatura sale sopra i 32 gradi, ecco una sospensione per tempo, dopo la mezz’ora.



POLEMICHE E RISCHI - Più di 8 milioni sono stati spesi per portare il circo mondiale a Costa do Sauipe. Si contestano le spese del presidente della Fifa, quel Blatter che fa arrabbiare tutti e resta comunque boss inattaccabile, e le scelte fatte anche in questi giorni. Il grande favore è alla nazionale di Platini, il presidente Uefa: la Francia, ultima nel ranking continentale, inserita nell’urna numero 4 con le altre 8 europee che non sono teste di serie e non in quello delle africane e dell’Ecuador e del Cile. Ma si discute anche di tre stadi che ancora non sono pronti a Cuiabà, Curitiba e San Paolo, dove il 12 giugno dovrebbe partire il mondiale, con la gara inaugurale all’Itaquerao, impianto che la scorsa settimana è finito sotto accusa per la morte di due operai. Brasilia sta spingendo per prendersi la prima partita, ma la Fifa non ha alcuna intenzione di cambiare. «Ci affidiamo a Dio, Allah o comunque si chiami, affinchè non succeda più niente e non ci siano più incidenti prima del Mondiale» dice Blatter che ne fa «una questione di fede».



NUMERI E CURIOSITÀ - Mancheranno solo Tabarez, ct dell’Uruguay, e Herrera, ct del Messico. Gli altri 30 saranno presenti alla cerimonia. Come gli ex giocatori in rappresentanza delle 8 nazionali che hanno vinto almeno un mondiale: per l’Italia sul palco salirà Cannavaro, capitano del quarto titolo azzurro nel 2006 a Berlino. Con il napoletano, anche Matthaeus per la Germania, Zidane per la Francia, Ghiggia per l’Uruguay, Hurst per l’Inghilterra, Kempes per l’Argentina, Cafu per il Brasile e Hierro per la Spagna. Sono 193 i paesi collegati, 4800 le persone accreditate (2000 i giornalisti), 2700 gli uomini che si dedicheranno alla sicurezza. La finale il 13 luglio al Maracanà. «Spero che sia la stessa di sessantaquattro anni prima..» scherza Alcides Ghiggia, 86 anni, il romanista che è a Costa do Sauipe e rimane l’unico testimone dell’impresa dell’Uruguay nel ’50 che scatenò decine di suicidi in Brasile per il titolo lasciato ai rivali. Fu lui a timbrare il trionfo uruguagio quel 16 luglio. Ricordi del passato e milioni in futuro. Chi vince il mondiale prenderà 35 milioni, la seconda 25, la terza 22 e la quarta 20. Chi esce ai quarti 14, mentre ne prende 9 chi esce agli ottavi. Le nazionali che superano la prima fase ne ricevono 8. Il contributo totale che la Fifa verserà alle selezioni è di 570 milioni (più 37 per cento rispetto al mondiale sudafricano).