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La penna degli Altri 02/12/2013 09:04

Il pareggio ci sta Strootman

Il motivo è che la Roma poteva tornare da Bergamo con la vittoria che manca da un mese perché nell’ultimo quarto d’ora si è giocato in una sola metà campo, perché l’Atalanta non ne aveva più e i cambi di Garcia (, e anche l’esordiente Federico Ricci) qualcosa riuscivano a spostare. Invece i giallorossi tornano a casa con un punto, abbastanza per come s’era messa dopo un’ora di partita, decisamente troppo poco per quanto fatto nel finale: se Damato avesse tenuto conto di sostituzioni, gialli e infortuni e dato cinque minuti di recupero invece dei tre concessi, sarebbe finita diversamente. La Roma era viva dopo il Cagliari ed è viva anche oggi, proprio per questo la rabbia è più forte. Che la giornata non sarebbe stata di quelle tranquille si era capito già leggendo la formazione scelta da . Scelte obbligate in attacco, si diceva alla vigilia: infatti il tecnico lascia fuori preferendogli Marquinho e schiera Gervinho al centro del tridente. Novità anche nel centrocampo tutto diffidato, dove c’è Bradley al posto di . Colantuono ha un solo centrale di ruolo e nemmeno uno dei titolari abituali (Canini), per il resto in difesa giocano centrocampisti adattati e dopo mezz’ora il tecnico perde pure Del Grosso per infortunio ed è costretto a scalare Brivio inserendo Bonaventura.

Avvio piuttosto contratto da una parte e dall’altra, troppi errori in appoggio a centrocampo ( non è al meglio per il solito problema all’alluce e la precisione nei passaggi ne risente) e nessuna emozione fino al 26’, quando ci prova dalla distanza e vede la palla uscire di poco a lato dell’incrocio dei pali. Due minuti più tardi l’unica vera occasione del primo tempo: Moralez batte una punizione e trova sul secondo palo Brienza che calcia con il sinistro a colpo sicuro, ci mette il piede e manda la palla sul palo. La Roma fatica a mettere in fila tre passaggi, a sinistra Dodò ha il suo da fare contro Brienza, in mezzo si deve fare in tre e stare anche attento alla diffida, davanti Marquinho limita i danni, mentre di Gervinho quasi non c’è traccia. Nella ripresa non cambia niente e dopo sei minuti per la Roma si materializza l’incubo: punizione di Brivio dal vertice dell’area, rasoterra che passa la barriera e si impenna all’ultimo su una zolla, prova a respingere ma il pallone lo scavalca e finisce in rete.

La Roma accusa il colpo e prova a scuotersi, solo che lo fa in modo disordinato: (entrato al posto di un dolorante ) calcia altissimo su invito di Gervinho, lo stesso ivoriano semina il panico in area al 29’ e mette in mezzo per Bradley che però non riesce a calciare, subito dopo una conclusione di viene respinta con le mani da Canini sotto gli occhi di Damato, che vede e sorvola. A un quarto d’ora dalla fine comincia il risveglio. Prima ci prova da lontano con il sinistro e trova la risposta di un Consigli in giornata di grazia, poi disegna un cross perfetto per la testa di , che schiaccia troppo sul da buona posizione.

Al 44’ Federico Ricci (esordio in prima squadra per l’attaccante diciannovenne che va sostituire a 3’ dal 90’) tocca molto bene in area per Gervinho, la cui conclusione è ancora preda di Consigli. È già iniziato il recupero quando insiste nei dribbling in area, arriva sul fondo e butta dentro un cross basso che tocca di prima con il , terza rete in campionato per l’olandese e 1-1. Ci fossero cinque minuti di recupero, la Roma vincerebbe. Invece ce ne sono solo tre e per tornare alla vittoria bisognerà battere la .

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