La penna degli Altri 18/12/2013 08:31
Garcia, più luci che ombre
ATTEGGIAMENTO PROPOSITIVO
La Roma fa sempre la partita. A San Siro ha presidiato a lungo la metà campo avversaria. In campo per vincere, come chiede Garcia non solo a parole. Pressing alto, sia nella prima parte che nella ripresa, movimento degli esterni offensivi, ripartenze veloci e gioco sulle fasce anche grazie alle sovrapposizioni dei due terzini. Quando alzano il ritmo, nel possesso palla, riescono a essere più pericolosi grazie alla qualità degli interpreti. Se proprio bisogna però trovare un difetto alla fase offensiva, si torna sempre alla poca lucidità davanti alla porta avversaria. I giallorossi non sono concreti. Sprecano energie, senza essere efficaci come vorrebbe il francese.
FASE DIFENSIVA DA AGGIORNARE
Giocare con tre attaccanti, soprattutto se hanno caratteristiche come quelle di Gervinho, Ljajic e Destro, il tridente inedito visto con il Milan, richiede il massimo sacrificio di tutti, a cominciare dai tre davanti. Se il pressing è parziale, salta lequilibrio, dote principale della Roma di Garcia nelle sue giornate migliori. Fondamentale è comportarsi da squadra. Nei movimenti. Lallenatore giallorosso ha denunciato le disattenzioni dei singoli sui due gol del Milan. Quello dell1 a 1 di Zapata, su corner, mai successo fin qui (lunico preso su palla inattiva prima di Milano, a Bergamo, punizione con zolla che tradì De Sanctis), con più di un romanista distratto; quello del 2 a 2 per le posizioni sbagliate in area e fuori. Ma spesso la difesa è stata presa in velocità. De Rossi, squalificato per la gara di domenica contro il Catania, da un mese non è al meglio. Di conseguenza fa meno da scudo. Il suo contibuto incide, perché recita da terzo centrale difensivo.
ORGANICO INCOMPLETO
Destro, 2 gol in 2 partite, è il giocatore che può avvicinare la Roma alla Juve di Tevez. I giallorossi hanno bisogno di un finalizzatore. Sabatini e Garcia si augurano che sia proprio Mattia. I migliori marcatori, con 4 gol, sono due centrocampisti, Florenzi, schierato per la verità sempre da attaccante, e Strootman (2 dei 4 gol su rigore). Innesti servono in difesa: sui lati almeno un terzino, per non caricare di eccessive responsabilità Dodò e in attesa del recupero di Balzaretti; in mezzo Burdisso non basta come alternativa ai due titolari. A centrocampo, per essere competitivi, serve un ricambio di qualità.