La penna degli Altri 24/11/2013 09:25

Un’altra gara così e lo buttiamo



Il tecnico francese si è accomodato in tribuna, lì dove di solito spedisce Bompard e Beccaccioli per avere una visuale a 360 gradi del campo, e si è tranquillizzato. Con i suoi stessi occhi ha potuto vedere che il terreno ha retto bene, anche perché non c’è stata la battaglia che s’immaginava e le mischie che temeva non hanno portato danni. Confrontandosi con chi ne sa di più,
ha capito che poteva tirare un sospiro di sollievo e mettere da parte le polemiche. Il campo non sarà poi così brutto, ma il problema si ripresenterà in futuro: due le gare del Sei Nazioni programmate il prossimo anno all’Olimpico. E a lungo andare potrebbe creare problemi seri alle squadre romane.



All’inizio dell’anno è stato messo a punto il sistema di drenaggio e calcolata la lunghezza dell’erba in modo da reggere sia il pallone da calcio sia l’ovale del rugby. Per 48 ore il Coni resterà in contatto con la Roma e con la Lega. Il primo sopralluogo in campo è avvenuto subito dopo il «test match» tra Italia e Argentina e vi hanno partecipato anche i tecnici della società giallorossa, oltre a quelli del Coni e agli agronomi. La verifica è andata bene e Tommaso Benvenuti, tre quarti centro della Nazionale italiana di rugby, ha tolto gli ultimi dubbi all’allenatore francese: « può stare tranquillo perché il terreno di gioco dell’Olimpico è in ottime condizioni ed ha tenuto al maltempo. Nemmeno noi pensavamo di trovarlo così». E le previsioni sorridono alla Roma, perché dopo la tempesta di ieri tornerà il sereno sulla capitale. Al massimo ci si potrà lamentare per il freddo.



La società giallorossa avrebbe potuto chiedere alla Lega di posticipare la gara con il Cagliari a martedì - alle 18, per non farla coincidere con la - ma dopo una sosta così lunga ha prevalso la voglia di giocare subito per non tenere conti in sospeso con la . Di certo non si poteva spostare la partita di rugby di ieri, perché il calendario era stato deciso due anni fa dall’International Board. Il Coni e la Federazione Italiana Rugby hanno una partnership e quindi tutto si sa con largo anticipo. Si sa già, infatti, che dopo i sette match disputati all’Olimpico da quando il Flaminio è stato abbandonato (unici due precedenti nel ’95 e nel ’96), ne arriveranno altri due nel 2014: il 22 febbraio c’è Italia-Scozia, che farà slittare Roma-, e il 15 marzo sarà di scena Italia-Inghilterra, ma stavolta sarà la Lazio, che sfida proprio il Cagliari, a pagarne le conseguenze. Con polemiche di rito.



Ranieri ne sa qualcosa, ma nel 2010 la palla ovale non c’entrava niente: dopo il mega-concerto degli U2 fu necessaria una rizollatura completa del campo. Una cosa mai vista a campionato in corso. La soluzione? Per evitare fastidiose sovrapposizioni, servirebbe uno stadio di proprietà.