La penna degli Altri 05/11/2013 10:16

Tra Roma e Cerci non è mai finita

Qualcosa come Gervinho, forse con meno rabbia in corpo ma forse con ancora più talento. Comunque uno di quei qualcosa che manca alla Roma per essere davvero splendida, davvero implacabile. Da quando Cerci non è più della squadra che lo ha cresciuto, e di cui è praticamente concittadino se consideriamo la vicinanza tra la rocciosa Valmontone e la metropoli, l’ha fatta spesso sudare anche se solo una volta piangere, domenica sera con il gol ammazzarecord. Ora, il Torino per il quale quest’anno ha segnato 8 gol in 11 partite non potrà tenerlo ancora a lungo, ammissione che arriva da dentro la società. I(...)

Sarebbe fastidioso riacquistare Cerci dopo averlo coltivato. Ma non è colpa di nessuno o forse è colpa di tutti, compreso lo stesso Cerci. Che si è sempre acceso e spento, acceso e spento come le luci di Natale. E dopo aver esordito in A a 16 anni con Fabio Capello ha cominciato la sua vita nomade di prestiti e riscatti, a Brescia, all’Atalanta, di nuovo alla Roma, alla , infine al Torino nel 2012. Tra Brescia e Bergamo sulla cartina non c’è quasi nulla e nella vita di Cerci c’è il Pisa, il primo incontro con Giampiero Ventura, in B il miglior campionato della sua vita prima di questo, ancora con Ventura. La Roma aveva rinunciato a venire a capo dei suoi umori nel 2010, sostenendo che il ragazzo chiedeva troppi soldi per quel che valeva. (...)