La penna degli Altri 26/11/2013 11:02
Sfortuna e Avramov, ma la Roma cè
Parte forte, la Roma, che nei primi cinque minuti non esce praticamente mai dalla metà campo del Cagliari e al 4 va vicinissima al vantaggio grazie a uno spunto travolgente di Gervinho, che salta due avversari, entra in area e calcia da posizione defilata, Avramov tocca ma la palla resta lì e deve intervenire Astori a salvare sulla linea. Sugli sviluppi dellangolo seguente, la palla arriva a Maicon, destro sul secondo palo che ancora Avramov riesce a mettere in corner. Finita la sfuriata iniziale, i ritmi si abbassano leggermente, per quanto limpressione sia sempre che i giallorossi abbiano la situazione sotto controllo. Al quarto dora, su un angolo dalla sinistra toccato indietro, Florenzi ci prova di prima intenzione con il destro allaltezza della lunetta e il pallone finisce alto non di molto. Poco più tardi, al 20, lo stesso Florenzi si lamenta molto (e come lui tutto lo stadio) per un contatto appena dentro larea con Dessena sotto gli occhi di Celi, che però dà vantaggio e poi sorvola. Il possesso palla è saldamente nelle mani della Roma, che più che in costruzione fatica un po quando cè da finalizzare, anche perché Ljajic si vede a sprazzi e il giovane Murru è bravo a contenere Florenzi (i problemi veri glieli crea Maicon, che però non sempre è preciso). Alla mezzora ci prova Pjanic dalla distanza e la sua conclusione è bellissima, ma sibila a pochi centimetri dal palo dando soltanto lillusione del gol. Il Cagliari si affaccia dalle parti di De Sanctis solo al 33, quando su un cross dalla sinistra di Cossu, Morgan toglie dalla porta un colpo di testa a botta sicura di Ibarbo. Cinque minuti più tardi loccasione più importante del primo tempo: cross di Dodò, testa di Gervinho, palla che va a sbattere sulla traversa. Sullangolo seguente, una splendida apertura di prima intenzione di De Rossi pesca tutto solo Strootman, stop e conclusione di controbalzo, solo che il piede è quello sbagliato e Avramov riesce a respingere.
Si ricomincia sullo stesso canovaccio, la Roma fa tutto bene fino a quando non cè da tirare, perché allora o la mira fa difetto o interviene qualche deviazione a mettere in angolo. I giallorossi non riescono nemmeno ad approfittare dei continui tiri dalla bandierina e Garcia in panchina allarga le braccia ogni volta che vede il pallone ribattuto indietro. A metà tempo il tecnico prova a giocarsi la carta Borriello per dare peso a un attacco spuntato, ma subito dopo viene allontanato per proteste e a guidare la Roma resta il suo vice Bompard. Si va avanti a forza di angoli e cross intercettati, il Cagliari si chiude bene e trovare spazi diventa unimpresa, in un Olimpico di minuto in minuto più silenzioso. A 10 dalla fine Maicon lascia il campo (non esattamente felice della sostituzione), al suo posto entra Bradley nellinedita posizione di terzino destro. La beffa, che visti i precedenti della Roma con il Cagliari sarebbe tuttaltro che sorprendente, non si materializza grazie alle mani di De Sanctis, che al 39 vola a mettere in angolo un destro dalla distanza di Eriksson. A 2 dalla fine si fa male Benatia, al suo posto entra Burdisso per affrontare senza riscaldamento i quattro minuti di recupero. Quattro minuti di speranza, che diventa rabbia quando Avramov toglie dalla porta una conclusione a colpo sicuro di Borriello. Della gelida notte dellOlimpico è questo che resta. La rabbia.