La penna degli Altri 01/11/2013 09:55
Roma 10 e lode
Garcia ha preferito modificare il meno possibile la Roma di Udine, nel tentativo di mantenere inalterato il meccanismo perfetto delle prime nove partite. Torosidis al posto dello squalificato Maicon, Dodò e Marquinho preferiti a Balzaretti e Florenzi, un po' affaticati. Sannino, senza farsi condizionare dalla panchina traballante e dalla serie nera di cinque sconfitte di fila, ha provato a giocarsela, con due attaccanti veloci come Paloschi e Pellissier e difendendo con cinque uomini in linea, grazie all'arretramento di Sardo e Dramè. Assetto ordinato, messo subito a dura prova dalla partenza arrembante della Roma, che ha prodotto tre calci d'angolo in due minuti. Ma il Chievo non ci ha messo molto a prendere le misure, accorciare le distanze e tenere la Roma lontana dalla propria area. Così, dopo quella fiammata iniziale, la squadra di Garcia non è quasi mai più stata pericolosa, a turno Ljajic, Marquinho e Strootman hanno cercato la conclusione da fuori area. Borriello ha fatto a sportellate con i difensori del Chievo, ma per tutto il primo tempo è riuscito a rimediare solo qualche calcio di punizione. Sono mancati i tagli per aprire gli spazi agli inserimenti dei centrocampisti o degli esterni. Ljaijc ha avuto qualche buono spunto, ma non ha avuto sempre la velocità necessaria per saltare l'uomo. Marquinho ha girato a vuoto, Dodò ha confermato i suoi limiti in fase difensiva. (...)