La penna degli Altri 14/11/2013 09:19
Italia, derby tra i pali
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IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Morgan De Sanctis non è qui ma è come se ci fosse. Il portiere della Roma non viene a Coverciano dal marzo 2013, per sua scelta. Può tornarci, però, a maggio per preparare il mondiale in Brasile, su decisione stavolta di Cesare Prandelli. Il ct azzurro, anche per il rendimento del romanista in questo inizio di stagione, lo considera tra i possibili convocati dellItalia che a giugno volerà a Rio. Ci sta pensando seriamente da tempo. E non è da escludere il derby nazionale, perché a lasciargli il posto non è detto che non sia proprio Federico Marchetti, titolare della Lazio di Vlado Petkovic: il biancoceleste, deludente nellultima gara delle qualificazioni a Napoli contro lArmenia, si giocherà il ruolo di terzo con Salvatore Sirigu, numero uno del Psg di Laurent Blanc.
SCELTA OBBLIGATA De Sanctis ha salutato tutti il 26 marzo scorso, a Malta, nel giorno in cui ha festeggiato i 36 anni. Motivò con semplicità e sincerità la sua decisione a Prandelli: rinunciava allazzurro innanzitutto per una delicata questione familiare, ma anche perché da professionista voleva dedicarsi al suo club. Morgan sapeva che sarebbe andato via da Napoli: già a gennaio Sabatini lo aveva chiamato alla Roma per sostituire in corsa Stekelenburg. Quindi intendeva concentrarsi sulla nuova avventura. Adesso la situazione è diversa: ritrovata la serenità, il ritorno diventa quasi scontato. Anche se proprio domenica, dopo la gara contro il Sassuolo, ha spiegato: «LItalia è in buone mani. Ha ottimi portieri. Spero proprio che la chiamata non arrivi...». De Sanctis debuttò, a Padova contro lIslanda, nel 2005 con Lippi che però lo mise dietro a Buffon e a Marchetti al mondiale 2010. Prandelli, dopo i tentativi con Sirigu e Viviano, lha promosso dodicesimo: tre partite con lattuale ct, lultima il 16 ottobre 2012 a Milano contro la Danimarca. Sono 6 le presenze e 6 le reti subite.
AZIONI IN RIBASSO Marchetti, 31 anni, rischia lazzurro per la prestazione insufficiente contro lArmenia il 15 ottobre al San Paolo. Domani contro la Germania giocherà, a meno di sorprese, Buffon. Lunedì a Londra il capitano riposerà, lasciando la porta ai suoi due colleghi. Dovrebbero scendere in campo sia Federico che Sirigu, anche se è ancora presto per sbilanciarsi su chi inizierà e se davvero ci sarà la staffetta tra le due riserve dello juventino. Il campionato non basta più per essere promossi in azzurro: «In azzurro verrà chi mostrerà anche a livello internazionale la stessa personalità che fa vedere nei propri club» ha chiarito martedì Prandelli, elogiando Candreva, esempio del giocatore che non ha sofferto il salto. Il ct ha parlato anche di «spavalderia». Marchetti, 31 anni, ha 11 presenze in azzurro e 11 gol incassati. Il suo esordio, pure lui con Lippi, a Pisa nel 2009 contro lIrlanda del Nord. Al mondiale sudafricano giocò tutte tre le gare: un esperienza di dimenticare. Due pari e una sconfitta. Per la prima volta nella sua storia lItalia fu eliminata senza vincere nemmeno una partita. Federico, con Prandelli, ha avuto spazio solo tre volte, tutte nel 2013: nelle amichevoli contro Haiti allo Joao Havelange di Rio a giugno e contro lArgentina allOlimpico di Roma ad agosto, e un mese fa nella gara che ha chiuso il percorso verso il mondiale a Napoli contro lArmenia. Il primo portiere delléra Prandelli è stato proprio Sirigu, che è il più giovane dei candidati, con i suoi 26 anni: iniziò a Londra, sconfitta in amichevole contro la Costa dAvorio, nellagosto 2010. Anche per lui, come per De Sanctis, 6 presenze e 6 reti prese. La sua ultima partita contro Haiti a giugno (lui titolare e Marchetti nella ripresa). In tutto 5 amichevoli e un incontro valido per le qualificazioni europee a Tallin contro lEstonia nel settembre 2010.