La penna degli Altri 04/11/2013 07:58
Garcia: «Classifica interessante senza gli errori arbitrali»
Benvenuto nel calcio italiano Rudi, abituato fino a ieri a commentare solo vittorie e fregarsene del resto. Riguarda le immagini degli episodi incriminati e parla con le smorfie, i silenzi. In questo non è certo Mourinho. Anzi, sta molto attento a non alzare alcun polverone. «Non dico nulla delle decisioni arbitrali - spiega il francese - perché non ho rivisto bene le immagini. Certo, Benatia era in anticipo su Meggiorini nell'azione dell'1-1. Era fallo? Non lo so. Di sicuro il gol ha cambiato la partita e permesso al Torino di mettersi tutti in difesa. C'era rigore evidente su Pjanic? Per me è così, ma ci sta un errore. Poi Maicon è caduto in area, se restava in piedi avremmo avuto una grande occasione, ma Banti non ha fischiato: evidentemente non c'era nulla. Io faccio solo il mio mestiere, l'arbitro fa il suo, sbagliamo tutti e mi auguro che non sia successo a lui. Con le azioni così veloci può succedere».
Inutile provare a strappargli qualcosa in più, Garcia vuole vedere il bicchiere mezzo pieno «perché un punto preso in trasferta non è mai negativo. Abbiamo giocato tutta la partita per cercare i tre punti, anche sull'1-1 abbiamo attaccato fino all'ultimo minuto. Mi è piaciuto molto lo spirito dei ragazzi, l'unico rammarico è non aver difeso il vantaggio. Ma non possiamo vincere sempre, anche se i record da conquistare non erano un peso per noi. Semmai il problema ora è per i giornalisti, noi dobbiamo solo pensare a battere il Sassuolo in casa».
La Roma è sempre lassù e la prossima giornata presenta l'occasione ghiotta dello scontro diretto tra le due inseguitrici. «Possiamo guadagnare punti su Napoli o Juventus, magari su tutte e due» sottolinea Garcia, che ha smesso di guardare le squadre più lontane. Vuole continuare a volare ma domenica deve provarci senza Benatia e Totti, forse con un Gervinho in più che farebbe molto comodo a una squadra con le pile scariche. «Spero recuperi - spiega il francese - sta molto meglio. Col Torino ho dovuto inserire cinque-sei giocatori più freschi nella terza partita in una settimana. Sono contento delle prestazioni di Bradley e Burdisso. Davanti, senza Totti e Gervinho, abbiamo meno soluzioni e non era possibile far giocare Borriello e Ljajic insieme, altrimenti dopo un'ora avrei dovuto cambiarli entrambi e non avrei avuto un attaccante da inserire per l'assalto finale». Difficile dargli torto.