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La penna degli Altri 16/11/2013 10:36

Benatia e Burdisso, la strana coppia «Juve favorita per lo scudetto» - «No, stavolta arriviamo in fondo»

La differenza col passato sembra soprattutto nella testa. «Ora - riprende Burdisso - la squadra si sente forte, i singoli si sentono sicuri e questa mentalità la dobbiamo portare fino alla fine. L’obiettivo è più vicino, non è utopia, e il primato in classifica è una gioia per tutti. ha scommesso sul gruppo e i risultati si sono visti: in tanti momenti ha dovuto motivare chi giocava male. Io leader? Cerco di parlare di cose concrete, il “colore” lo lascio agli altri. Il mister sa che, se serve un consiglio, sono a disposizione. Sono sempre dalla parte dell’allenatore. Mi piace parlare con i compagni che non giocano, quelli arrabbiati: quando un calciatore non gioca non si sente più protagonista, invece è proprio in quel momento che bisogna dare di più. Ci si sente importanti a prescindere da una partita giocata o meno. Dopo l’infortunio sono cambiato: prima preparavo le gare come fossero battaglie, ora non più. Ma non sono preparato per non giocare, voglio farlo nella Roma e in nazionale». Parola di leader. 

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