La penna degli Altri 30/10/2013 08:13

Totti, i segreti della cura

L’Italia protegge e tutela il paziente totalmente perchè è previsto l’intervento di un ematologo autorizzato dal Ministero della Salute. I fattori di crescita possono essere praticati solo sotto il controllo del centro trasfusionale degli ospedali pubblici. In Francia, Germania e Inghilterra la normativa è identica a quella dell’Italia, mentre in Spagna qualsiasi medico può fare i fattori di crescita, senza l’intervento dell’ematologo. In questo caso i controlli sono meno rigorosi.

I fattori di crescita sono le proteine contenute nel sangue (piastrine e siero) che attivano i processi di riparazione del tessuto connettivale. Vengono usati nella regione in cui è necessario uno stimolo per guarire, sfiammare o cicatrizzare una lesione. Quest’ultimo è il caso di .

Lunedì a Villa Stuart c’è stata la prima applicazione. Gli sono stati tolti 10 centilitri di sangue dal braccio . Il contenuto della provetta poi è stato inserito in una centrifuga che gira così velocemente da isolare le tre componenti del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Si isolano perchè hanno un peso molecolare differente e le piastrine, sotto una cappa sterile, finiscono in una provetta grazie all’operato dell’ematologa del centro trasfusionale. Le piastrine accelerano il processo di riparazione dei tessuti, in particolare aiutano la cicatrizzazione. 

I fattori di crescita si possono anche utilizzare come elemento antinfiammatorio nelle articolazioni, come è stato nel caso di . Sono considerati utili anche nellle tendiniti. Per esempio nei tennisti questa terapia è indicata per l’epicondilite.  La provetta con le piastrine isolate passa direttamente dalle mani dell’ematologo a quelle dell’ortopedico che cura . Tutto secondo il protocollo autorizzato dal Ministrero della Sanità. L’operazione deve avvenire al massimo nel giro di un quarto d’ora, perchè le piastrine dopo 20 minuti diventano solide. Il preparato viene indotto nella zona da trattare con una semplice infiltrazione, che va guidata da una sonda ecografica per localizzare esattamente dove si trova la lesione.

Il protocollo prevede tre infiltrazioni, una a settimana. Ma se ne possono fare anche meno, se il processo di cicatrizzazione fa registrare progressi evidenti. Per è previsto un controllo venerdì e solo dopo si deciderà se andare avanti. I fattori di crescita permettono comunque di cominciare prima la fisioterapia. può già riprendere a camminare senza limiti. La sua lesione spiroide di un tendine e di un muscolo dietro la gamba destra è vasta qualche centimetro. La speranza è che con questa terapia il capitano possa rientrare in campo più rapidamente, rispetto alla previsione inizialmente fissata per i primi di dicembre.