La penna degli Altri 26/10/2013 11:17

Rudi pensa a Totti: «Vinciamo per lui». E Sabatini frena sul suo rinnovo

GASPORT (C. ZUCCHELLI) - In una Trigoria sempre più blindata per volontà di , le grandi manovre si dividono tra il campo (dove il tecnico prova il antiUdinese per sopperire all’assenza di e quella probabile di Gervinho), il ristorante (dove lunedì il presidente Pallotta ha offerto un pranzo ad Andrea Agnelli per parlare di strategie e diritti tv) e gli uffici, dove è in arrivo un nuovo manager americano che si occuperà di eventi speciali. Non sarà un evento speciale, ma una partita «difficilissima, contro un avversario che non perde in casa da oltre un anno» quella contro l’Udinese. La Roma ci arriva in ottime condizioni mentali («C’è tanto entusiasmo», giura ), ma dovrà fare a meno di due uomini chiave, anche se Gervinho sosterrà oggi un provino: «La natura odia il vuoto, giocherà qualcun altro», è la spiegazione filosofica del tecnico francese, che Cartesio e la dottrina aristotelica. «Vogliamo vincere anche per , ma dovremo cambiare qualcosa», ammette però e per questo c’è l’ipotesi trequartista: «Abbiamo Borriello, Marquinho e , le soluzioni sono tante», dice il tecnico francese che prova a fare pretattica, ma non nasconde la sua fiducia nel serbo: «Adem può fare la differenza».

IL DS INCERTO - Fiducia, una parola chiave, la stessa che Pallotta ha inWalter . Il presidente vorrebbe blindarlo (soddisfatto per la squadra ma anche e soprattutto per le plusvalenze di Marquinhos e Lamela), ma il d.s. per il momento frena. Come sua abitudine penserà a un eventuale rinnovo in primavera. L’interesse dell’Inter—che non si è manifestato apertamente— e quello di alcuni club spagnoli (su tutti il Malaga) per ora non sembrano nei pensieri di , che ai collaboratori non fa che ripetere: «Per me ora conta la squadra».

ARRIVA - Pensano invece anche ad altro Pallotta e il fido scudiero Pannes, decisi a inserire sempre di più nei ruoli chiave manager statunitensi e non italiani: è arrivato a Trigoria Manuel «Manolo» , di Miami, che ha lasciato il ruolo di direttore marketing della Concacaf per occuparsi di marketing a Roma e, soprattutto, di eventi speciali. Quali? Verranno decisi strada facendo. Intanto, affiancherà Zanzi, con cui lavorava alla Concacaf. «Vogliamo fare una grande stagione – ha detto ieri il –. L’obiettivo? Intanto tornare in Europa». Poi si vedrà...