La penna degli Altri 20/10/2013 22:35
Rudi Garcia, il Romano
Ma Garcia? Sì, ne conoscevano uno, ma era accanto a Zorro ... A Napoli, sono arrivati Rafael Benítez e l'attaccante Gonzalo Higuain. La Juve ha acquistato Carlos Tevez e Fernando Llorente, il Milan ha celebrato ritorno di Kakà, La Fiorentina ha preso Gomez. "E noi", si lamentavano i romanisti.
Garcia con la Roma ha ottenuto, ora, otto vittorie in altrettante partite dall'inizio del campionato. Venerdì, ha dominato il Napoli (2-0). Improvvisamente, i giornalisti sportivi hanno dovuto immergersi nelle statistiche e record. Stupiti come un ragazzo che trova una perla in un'ostrica, non sanno più come elogiare la Roma.
Ma otto vittorie non sono nulla. Il 22 settembre Roma ha battuto la Lazio. "In Francia non abbiamo la cultura del derby", dice Rudi Garcia, seduto su un divano a Trigoria . "Il passato? I giocatori avevano paura di entrare in campo, ora sanno quello che valgono".
Rudi Garcia sa adattare le tattiche ai giocatori e non il contrario praticando gestione partecipativa. Sa dare fiducia ai giocatori e lavorare con i giovani come l'ivoriano Gervinho che ha portato a Roma dopo averci lavorato a Lille tra il 2009 e il 2011.
Garcia parla molto con tutti. A Roma, ovviamente, l'unico ad avere un allenamento personalizzato è Francesco Totti: l'anima del club. L'idolo della città eterna. Dice Garcia: "Totti? E' il primo con cui ho parlato. Aveva bisogno di essere trattato come tutti gli altri. si tratta di un grande giocatore!". E Totti ritiene che: "La Roma ha trovato l'allenatore del futuro".
Obiettivi? Questo il pensiero di Garcia: "Dobbiamo entrare nelle prime tre posizioni per poter centrare la qualificazione alla prossima Champions League".