La penna degli Altri 19/10/2013 15:45

Roma, numeri da record: come la Juve di Platini e il Milan di Capello

8 SU 8, È SEMPRE SCUDETTO - Bastano i numeri, si diceva: soltanto la , nella storia del campionato italiano, è stata capace di vincere le prime otto partite di campionato: nel '30-'31, quando la Roma era una bambina di 3 anni appena, nel 1985-'86, con Trapattoni e Le Roi Michel e con Capello e Ibrahimovic nel 2005-2006, quando arrivò addirittura a nove successi. E tutti e tre i campionati la li ha conclusi in testa (l'ultimo scudetto, però, fu cancellato dal Calciopoli): abbastanza perché i romanisti possano sperare. Chissà se basterà invece a per rivedere i propri obiettivi, solo un paio di settimane fa ancora ancorati all'inseguimento di "un posto tra le prime cinque".

DIFESA RECORD: COME IL MILAN DI CAPELLO - La sua Roma, in queste prime otto gare, ha dimostrato di poter fare di più, decisamente. Segna a una media di quasi tre gol a gara, a questo ritmo chiuderebbe a 104 reti, terzo miglior bottino nella storia della serie A. Ma a impressionare è soprattutto la difesa: soltanto una volta una squadra era riuscita a incassare una sola rete in otto giornate, il Milan di Capello nel 1993-'94, capace di centrare la doppietta scudetto e Coppa dei Campioni, subendo a fine stagione la miseria di 15 gol in campionato. E se in Italia gli scudetti si vincono con la difesa, la Roma è già un pezzo avanti.

FESTA "BRASILIANA" - Dopo il possesso palla e il contropiede, i calci piazzati. Un volto per ogni occasione, e così dopo e , dopo e , Gervinho e , stavolta 'l'hombre del partido' è stato . Punizione 'alla Maradona' sotto gli occhi di Diego, rigore calciato di potenza, una prestazione mostruosa che chiude la settimana delle lacrime per la prima volta della sua Bosnia ai mondiali: "Da martedì vive su una nuvola", ammette . Ma la sua squadra è legata anche da un collettivo fortissimo: dopo la partita la squadra quasi al completo è andata a festeggiare insieme, al ristorante brasiliano 'Carioca', a due passi dallo stadio Flaminio: pizza per qualcuno, churrasco per i brasiliani, grandi feste per tutti, senza la fretta del rientro a casa visto che ha concesso tre giorni di riposo a tutti, per riprendersi dopo le volate internazionali con le proprie selezioni e lo stress della preparazione di un match da primato. I dirigenti, invece, hanno preferito la tradizione, confermando la cena al Met di Ponte Milvio. Motivi per sorridere e brindare a questa Roma, in fondo, non mancano.