La penna degli Altri 10/10/2013 19:08

Roma, il leader De Sanctis sfida il passato

PORTA SBARRATA — Ha lasciato la Nazionale, , che in questi giorni poteva essere a Coverciano e invece sta preparando la sfida al suo passato, la prima in assoluto in carriera contro il , mai affrontato neanche con e Udinese. Lo sfiderà da meno battuto del campionato (un solo gol subito, a Parma, in sette giornate) ma anche da meno impegnato. Lo dicono i dati della Lega: Pegolo a parte (ma il del Sassuolo ha giocato solo tre gare su sette), è quello che ha dovuto parare di meno (14 volte, due di media a partita, segue Marchetti con 15), ma quelle poche volte che è dovuto intervenire, lo ha fatto alla grande. Come a Genova, quando ha salvato la porta della Roma sullo 0-0 (tiro di Gabbiadini) prima dei gol di e Gervinho. "Non vorrei che adesso dopo un solo gol subìto in sette partite si pensasse che succede solo perché non tirano in porta”, ha detto dopo la vittoria di San Siro, rivendicando i suoi meriti, comunque ampiamente riconosciuti da tutti.

PERICOLI — Lo scorso anno, a , non c'erano Higuain e Callejon, ma Inler, Hamsik e Insigne sì: se li ritroverà tutti davanti all'Olimpico, lo stesso stadio in cui il 19 maggio ha vestito per l’ultima volta la maglia del . Quella sera giocò Rosati, la Roma vinse 2-1. Per lo stesso risultato non ci metterebbe una firma sola, ma due.