La penna degli Altri 29/10/2013 10:11

Raid a Campo de’ Fiori: cinque anni agli ultras

 
LE TESTIMONIANZE
Ianari, dopo aver preso parte all'attacco e aver perso di vista gli amici con cui si era recato a Campo de' Fiori, era salito su un bus notturno per allontanarsi dalla zona. Una volta a bordo, trafelato, ferito a una mano e sporco di sangue, si era fatto notare dal conducente domandandogli quale fosse la destinazione del mezzo. Quindi, aveva contattato telefonicamente l'amico Pinelli, chiedendogli di essere raggiunto alla fermata di Piazza Irnerio. Insospettito, l'autista aveva domandato al ragazzo cosa gli fosse capitato e, sentendosi rispondere "domani lo vedrai chi sono io", non si era fatto scrupoli nel chiamare il 113 per indicare agli agenti il luogo in cui sarebbe sceso il ragazzo. Al loro arrivo i poliziotti erano riusciti a fermare Ianari appena prima che questi riuscisse a dileguarsi fuggendo su un taxi. 
 
LE TELEFONATE
A Pinelli, invece, gli inquirenti erano arrivati grazie al controllo incrociato del traffico telefonico. I due giovani, prima e dopo l'incursione nel pub, si erano contattati decine di volte e le celle agganciate dai loro telefoni, negli orari in cui si sarebbero consumati i fatti, sarebbero risultate compatibili con quelle presenti nella zona di Campo de' Fiori. Tre testimoni, infine, hanno confermato la partecipazione dei ragazzi all'aggressione. In casa di Pinnelli, nel corso di una perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto otto coltelli e un tirapugni.