La penna degli Altri 31/10/2013 09:08
Primavera, De Rossi: "I ragazzi non vedono l'ora di giocare il derby"
CORSPORT - Meno tre. Si contano le ore, i minuti, i secondi. Poi la Roma Primavera tornerà a fare sul serio dopo un mese intero di stop del campionato, stabilito per la concomitanza del Mondiale Under 17. Si riparte col botto perché sabato c'è il derby contro la Lazio, a Trigoria. Una partita mai banale, anche quando si tratta di baby. I giallorossi sono davanti in classifica, imbattuti con 5 vittorie su 5 (senza calcolare i 2 successi in Coppa Italia). E si cerca l'allungo, una spallata ai cugini. Stanno tutti bene, anche il più piccolo infortunio è un ricordo lontano: Di Mariano, Cedric, Mazzitelli hanno recuperato e non salteranno il derby, in più Calabresi e Capradossi sono rientrati dagli Emirati Arabi Uniti. «E' stato un mese intenso, durante il quale ci siamo divertiti parecchio. Abbiamo lavorato su alcuni aspetti che finora erano stati messi in secondo piano per forza di cose. Sono contento, anche se all'appello mancavano alcuni elementi che hanno rappresentato l'Italia e le altre nazionali (...)», spiega De Rossi. La Lazio è un avversario che si conosce a memoria. Ma la cosa vale anche al contrario. Per questo motivo il tecnico si concentra esclusivamente sulla sua squadra: «Proveremo a dare continuità al nostro cammino, alla fine abbiamo solamente tre punti di vantaggio sulla Lazio e siamo all'inizio di un lungo cammino. Sarà importante entrare subito in partita, l'impatto sarà decisivo. Siamo tranquilli e concentrati, i ragazzi non vedono l'ora di scendere in campo per giocare».
DI MARIANO - Prima convocazione tra i big per Francesco Di Mariano. Il numero 10 giallorosso stasera si accomoderà in panchina contro il Chievo. E vedrà l'Olimpico da una prospettiva diversa. Una piccola-grande conquista per tutto il settore giovanile. Così De Rossi sul trequartista arrivato in estate a Trigoria dal Lecce: «Di Mariano in prima squadra? E' un segnale importante. Spero sia la prima convocazione di una lunga serie, lavoro ogni giorno con tanti giocatori validi. Una convocazione tra i grandi vale più di un titolo». (...)