La penna degli Altri 27/10/2013 10:55

La Roma studia come vincere anche senza Totti

O salterà il record delle vittorie consecutive a inizio stagione — la 2005- 2006 ne fece 9, ma poi arrivò Calciopoli—o salterà l’imbattibilità casalinga dei friulani. La mancanza di e Gervinho per infortunio (il capitano starà fuori da 4 a 6 settimane, l’ivoriano potrebbe tornare giovedì contro il Chievo o domenica contro il Torino) costringerà a presentare una Roma nuova. Sarà ancora vincente? Il tecnico francese si è permesso il massimo del a Genova, contro la Sampdoria, nel turno infrasettimanale del 25 settembre, schierando titolari Marquinho, Borriello e Gervinho ma facendo entrare dalla panchina nell’ultima mezzora. Ora, per la prima volta, sarà senza il leader assoluto della squadra e la rivelazione del campionato. In settimana ha provato sia il , con - Borriello-, che il , con Marquinho-- dietro a Borriello e davanti alla coppia di incontristi -.

Più probabile la prima ipotesi, con che freme per avere un po’ di spazio, ma credibile pure la seconda. Anche l’Udinese— e con Guidolin sarebbe incredibile il contrario—ha provato sia la difesa a tre (contro il 4- 2-3-1) che quella a quattro (contro il ). Nel secondo caso sarà Heurtaux il , con Basta sulla linea dei centrocampisti. In attacco il tandem Di Natale-Muriel, per provare a perforare la difesa meno battuta d’Europa (un solo gol subito), sperando anche in un attimo di incertezza di e , i due centrali, tutti e due diffidati e perciò in pieno «allarme giallo». Sono previsti almeno 3.000 tifosi romanisti (1.100 nel settore ospiti) e, con l’Olimpico nel mirino del Giudice sportivo, aperto ma con la spada di Damocle della condizionale, il comportamento sugli spalti sarà importante come quello della squadra sul campo.

, nei giorni scorsi, ha lanciato un appello: «Abbiamo bisogno del vostro tifo, non fateci giocare negli stadi vuoti». Speriamo che sia ascoltato. Ora è tutto straordinario, ma si fa presto a passare dall’inferno al paradiso, e viceversa, come può testimoniare uno dei protagonisti della Roma più contestata (la scorsa stagione) e di quella più adorata (l’attuale). Federico Balzaretti c’era sia nella finale di Coppa Italia del 26 maggio che in 7 delle 8 vittorie di questo campionato. Sulla prima: «Lì per lì è stata una batosta. Bravo chi è rimasto, in quel momento era più facile andare via che rimanere, invece tanta gente ci ha creduto e ha voluto riprovarci ». Sulle seconde: «Questo inizio di stagione lo abbiamo costruito insieme, sta andando tutto molto bene, però bisogna rimanere con i piedi per terra». approverà, ma Guidolin ha un’altra idea.