La penna degli Altri 19/10/2013 12:59

La mossa di Pallotta

APPUNTAMENTO - [...] A bordo dell’aereo, il proprietario, Hamed Bin Ahmed Al-Hamed, 47 anni, membro della famiglia reale, presidente del fondo degli Emirati Arabi Al Qudra , in sintesi uno dei più importanti e ricchi del mondo. Con lui, come è solito fare quando si sposta in giro per il mondo, il cuoco, il personal trainer, il maggiordomo personale, la scorta, alcuni stretti collaboratori. E allora, direte voi? Allora c’è il fatto che, ad attenderlo già da una manciata di minuti nella riservatissima saletta vip (parola insopportabile per quel che ci riguarda, ma così è chiamata, non possiamo farci niente) c’era James Jimmy Pallotta, presidente della Roma, anche lui con quattro-cinque collaboratori della Raptor, l’hedge found che ha fatto la sua fortuna, tra questi Alex Zecca, grande amico da tempo del numero uno giallorosso, oltre che consigliere molto ascoltato e da sempre vicino all’imprenditore americano nella vicenda Roma calcio. E non solo perché da italo-americano parla la nostra lingua che magari noi l’inglese. 

 

INCONTRO - L’imprenditore arabo è entrato nella saletta vip da solo, lasciando la scorta e i suoi collaboratori all’esterno, per incontrarsi con Pallotta e l’entourage dell’americano colorato di giallorosso. Una chiacchierata non proprio mordi e fuggi, una novantina di minuti, sì, più o meno il tempo di una partita di calcio, in cui non crediamo di azzardare immaginando che si sia parlato d’affari. [...] 

 

SALUTI - Alle sedici e venti minuti, Hamed Bin Ahmed Al-Hamed e James Pallotta si sono calorosamente salutati. L’imprenditore americano è tornato nel suo albergo romano prima di trasferirsi all’Olimpico per godersi la sua Roma che da capolista e sempre vincente ha affrontato il . Lo sceicco (sì sceicco anche se dopo quello che è successo qualche mese fa, facciamo un pizzico di fatica a usare nuovamente la parola) è risalito sul suo jettino da straricco e alle sedici e trentacinque è decollato, con tutto il suo entourage, alla volta di Ginevra. Questi i fatti, verificati e verificabili. Visti i precedenti (ricordate lo sceicco perugino da due camere, cucina e bagno, per esempio?), meglio andarci cauti per non rischiare, perlomeno, le ire della Consob, l’ente che controlla la Borsa. Magari l’incontro tra i due imprenditori è stato relativo solo a qualche investimento da perfezionare nel fondo Raptor. Oppure, magari...