La penna degli Altri 29/10/2013 08:37

In punta di gioco

 
IMPREVIDIBILITÀ E VELOCITÀ
L’espulsione di alla fine favorisce la Roma e danneggia l’Udinese: a raccontarla così, non ci crede nessuno. Ma gli interventi di dalla panchina, con il 4-4-1 degli ultimi 27 minuti, restituiscono al gruppo giallorosso l’identità parzialmente smarrita. va a fare il : tiene palla, fa salire con i movimenti e le sponde i compagni. In fin dei conti anche Spalletti diede un’impronta vincente e divertente al suo assetto assegnando i compiti di finto nueve al capitano e accompagnandolo con la tecnica e la corsa di due esterni come Taddei e Mancini (poi Vucinic) e di un incursore come Perrotta. Il francese ha due ali veloci, e Gervinho, come lo erano i due brasiliani per il toscano.
 
LA PRIMA PUNTA NON INCIDE
Borriello è l’unico attaccante dei cinque più utilizzati nel tridente a non aver ancora lasciato il segno (il sesto è Marquinho, pure lui ancora a digiuno). Questo qualcosa vuol dire. Con lui titolare la Roma non ha segnato due volte su tre: al Picchi contro il Livorno e al Friuli contro l’Udinese. In questi due casi, il risultato è stato sbloccato quando lui non era più in campo. A Marassi, invece, dopo l’ingresso di e , era ancora al suo posto quando ha fatto centro .
 
Il COPIONE DIVERSO
«Il capitano è unico e noi dobbiamo essere capaci di cambiare modo di giocare» ha spiegato dopo l’infortunio di Francesco e in attesa del viaggio a Udine. Del resto contro il era stato proprio Borriello a sostituire , ma le due reti di erano arrivate entrambe su palle inattive: punizione e rigore. Perché la Roma, priva anche di Gervinho, ha dovuto cercare più il cross dalle fasce che i tagli delle sue ali. Anche al Friuli, domenica pomeriggio, Balzaretti è andato spesso a centrare dalla corsia sinistra. E l’unica conclusione in porta del primo tempo è stata proprio un colpo di testa di Borriello su pennellata del fluidificante mancino. Dunque la situazione, rispetto a quest’estate, è completamente stravolta. Con l’addio di Osvaldo e la convalescenza di , il ds ha cercato a lungo il centravanti: Gilardino e, per ultimo, Quagliarella . Ovviamente con la cessione di Borriello. A prescindere dai possibili trasferimenti, sembrava indispensabile la prima punta. Il sistema di gioco della Roma, però, funziona meglio senza. Non segna il nove, ma fanno gol in dieci (più l’autogol di cacciatore su tiro di contro il Verona). Borriello serve. Non come bomber, però. Almeno fino a oggi.