La penna degli Altri 11/10/2013 10:55

Higuain: "Roma ti aspetto. Totti? Straordinario, le sfide speciali hanno bisogno di giocatori come lui"

 Higuain, la prendiamo alla lontana...: come sta?

«Bene; anzi, diciamo meglio. Il lavoro prosegue, vado avanti con la tabella personalizzata per le prossime due giornate, Poi lunedì verifichiamo: manca ancora una settimana...».

Ha qualche acciacco anche e, se possibile, ci dica la verità: non le dispiacerebbe giocare senza quel fenomeno...

«E invece sarebbe giusto che ci sia, perché il calcio e certe sfide speciali hanno bisogno di talenti del genere di . E’ un calciatore straordinario, che sta deliziando. Meglio giocarla con lui, se ne avvanteggerebbe lo spettacolo». 

Saremo già alla sfida verità, tra sette giorni?

«E’ prestissimo persino per parlarne. Per quanto ci riguarda, cominceremo a pensarci fra settantadue ore. Però è indiscutibile che sarà una gara importante, capace di lanciare ulteriori segnali: ma nulla di più, niente di definitivo. La stagione è lunghissima, ci sarà modo per doversi eventualmente ricredere, comunque vada».

L’Olimpico le calza a pennello e l’ultima volta...

«Gol con la Nazionale all’Argentina, nell’amichevole con l’Italia. Forse anche bello, però questo è giusto lo diciate voi. In un clima particolare, una sfida in onore del Papa. E in uno stadio meraviglioso, che è storia del football, dove è bello giocare».

La guarderà entrambe: i più forti sono i bianconeri?

«Non so esprimere valori certi, non lo ha detto neanche questo primo scorcio del campionato e penso sia complicato possa accadere nel giro di qualche gara. Bisognerà almeno aspettare la fine del girone d’andata per intuire le vere forze e potrebbe persino non bastare. Ma comunque in genere non sono abituato ad interessarmi degli altri, penso alla mia squadra, a migliorarci, a crescere attraverso gli allenamenti. Non ho la tendenza a farmi gli affari degli altri, però è indiscutibile che ai campioni d’Italia non manchino i fuoriclasse». 

Il visto da Higuain.

«Un gruppo forte, competitivo a qualsiasi livello, con una base solida costruita negli anni, reduce da qualificazioni in Europa League e in , con una coppa Italia vinta. Io dico che siamo forti, molto forti. Che avvertiamo le giuste motivazioni».

Quanto forti?

«Sono venuto perché il progetto mi piaceva e non voglio assolutamente che De Laurentiis e Benitez abbiano pentimenti per aver puntato su di me. Sono venuto per vincere e penso si possa lottare per riuscirci: siamo in condizione di lottare alla pari, di sognare lo scudetto, di tenere testa a chiunque in ».

Dovesse scegliere tra l’uno e l’altra?

«Sono felice di aver scelto e di essere stato scelto dal : De Laurentiis mi ha convinto parlandomi delle ambizioni e dunque non scelgo».



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