La penna degli Altri 04/10/2013 09:44
Gervinho, ultima vera ala della Serie A. Portafortuna Roma
La migliore ala destra di questo avvìo di campionato ce lha Garcia, che lha voluta a tutti i costi a Roma dopo averla conosciuta a fondo nella sua storia di allenatore. Possiamo dire con franchezza che pochi si aspettavano da Gervinho un inizio così fragoroso, dopo quanto (non) aveva mostrato nellArsenal.
Eppure, che fosse un giocatore importante (e anche un bel portafortuna) dovevamo capirlo fin dalla prima giornata a Livorno. E entrato al 14' del secondo tempo al posto di Borriello, sullo 0-0, Garcia lo ha messo a sinistra e lui ha cominciato a scattare e a strappare la difesa livornese. Gol di De Rossi al 20' e raddoppio di Florenzi al 22'. Con livoriano, era cambiato il movimento, cerano più forza e soprattutto più velocità.
Gervinho ha fatto in fretta a capire il calcio italiano, probabilmente perché, come lui stesso ha detto, conosceva già il calcio di Garcia. Ma è il suo ruolo, o meglio, linterpretazione che lui dà al proprio ruolo, a stabilire una delle differenze fra la Roma e le altre squadre. In serie A ci sono diversi esterni (ex terzini come Pasqual, Lichtsteiner, Zuniga, Maggio e Nagatomo), o seconde punte/trequartisti adattate (come Ljajic e Candreva), ma pochissime ali vere, ali dattacco. Gervinho è una di queste, come Cuadrado, come Cerci. (...)
Ma la vera novità è Gervinho. Ha sorpreso tutti, giocando da protagonista con lumiltà del gregario. Può stare a destra o a sinistra, ha uno scatto prolungato e una tecnica, con la palla al piede, che ubriaca il terzino che gli sta di fronte. Va marcato fin dallinizio della sua azione: quando arriva in fondo, spesso è troppo tardi. Dicevano di lui che era necessario spostargli la porta perché facesse gol. Invece ne ha fatti 3 e alla svelta. Secondo noi avrebbe bisogno che venisse allungato il campo, altri 20 o 30 metri, allora sì che sarebbe lala più imprendibile del campionato di serie A.