La penna degli Altri 14/10/2013 09:33

Garcia si tiene stretto il poker degli insostituibili

 IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Quattro atleti, Roma chiamò. , L. , e . Loro i sempre presenti in queste sette di campionato. Dall’inizio alla fine. Sul , non c’erano dubbi. Quello è il titolare e, a meno di squalifiche e raffreddori, quello resta. Dei due centrali difensivi, uno, , è nuovo e così straripante non lo è stato nemmeno a Udine, l’altro è “vecchio” e la scorsa estate ha rischiato in più di un’occasione di lasciare Roma. Per non parlare poi di , che è tornato , punto e fine. Sono loro gli insostituibili di Garcia, quelli a cui non rinuncia mai, anche perché, non avendo le coppe, il tecnico francese può tirare la corda in questo avvio e il sceglie di farlo soprattutto in attacco, dove c’è maggiore abbondanza. Tanto è che fin ora ha utilizzato meno giocatori rispetto alle altre diciannove squadre di A, ovvero 18. Nella Roma ci sono gli insostituibili e quelli che non lo sono per un niente: lo è nelle intenzioni non nei fatti, visto che ha giocato sei partite su sette e ha saltato l’esordio a Livorno per un infortunio rimediato nell’ultima amichevole estiva a Terni. C’è infine Balzaretti che ha sempre giocato senza aggrapparsi al treno dei quattro insostituibili solo per l’espulsione di San Siro sabato scorso. Benitez, tanto per fare un paragone con il , prossimo avversario della Roma, ha utilizzato un solo calciatore per novanta minuti e sette partite: Pepe Reina, il . Lì però c’è la di mezzo, altra musica.

DICIOTTO IN TUTTO - si è fermato a diciotto. Ultima squadra di A che punta sull’alternanza. All’undici di base, sono stati aggiunti via via i vari Bradley, Dodò, , Taddei, Marquinho, , Borriello. Di questi mai titolari Dodò e Taddei, mai entrati, portieri esclusi, Burdisso, Jedvaj, Romagnoli, F. Ricci, Caprari e . Scorrendo la classifica dei più impiegati troviamo e a 584, quest’ultimo partito dalla panchina solo con la Sampdoria, e Gervinho (479), lui invece è subentrato solo nella prima a Livorno. , invece, quattro gol fin ora, ha giocato solo 416 minuti, subendo sempre una sostituzione e una volta, a Genova come , è entrato dalla panchina. Ecco, su Alessandro, sta molto attento: lo utilizza a sprazzi, forse per la sua generosità, che lo porta a spendere maggiori energie rispetto agli altri.