La penna degli Altri 21/10/2013 10:26
E in Europa nessuno è come noi
Quegli stessi mezzi che hanno permesso alla Roma di essere unica. Nel vero senso della parola. E non solo in Serie A. Perché nessuna squadra dei campionati che contano è ancora a punteggio pieno. Prendete la classifica della Liga, quella della Premier, oppure della Bundesliga o della Ligue 1. Tutte le formazioni hanno sporcato la casella dei pareggi o, peggio, delle sconfitte. Solo quella della Roma è pulita, candida, immacolata. Le ultime due a crollare, a cedere il passo allo squadrone giallorosso che "correte, scappate" che sta arrivando, sono state il Barcellona e lAtletico Madrid. Nellultimo turno, il nono, i blaugrana sono stati fermati a Pamplona non dalla festa di San Firmino, ma dallOsasuna che ha chiuso la porta ed è finita 0-0. E andata peggio allAtletico Madrid di Simeone che ha interrotto la sua corsa sfrenata perdendo 1-0 sul campo dellEspanyol. E con questo la Liga e fuori gioco.
Si passa alla Premier, dove da tempo tutte hanno lasciato per strada dei punti. Così come in Ligue 1, dove il carroarmato PSG ha 24 punti in 10 partite frutto di 7 vittorie e 3 pareggi. Un cammino normale, non come quello da marziani della Roma, che fa meglio pure delle due finaliste dellultima Champions League. Col Bayern di Guardiola che ha 23 punti in 9 partite e il Borussia a inseguire con 22. Ecco perché già da qualche settimana tutta Europa punta gli occhi sulla formazione giallorossa. Una squadra unica, che unisce bel gioco a numeri da capogiro. Come quelli che riguardano la difesa. Un solo gol subito, anche qui meglio di tutti. Con Biabiany che sta diventando sempre più lultimo esemplare di una specie in via di estinzione: quella dei calciatori in grado di segnare alla Roma. Un solo gol al passivo, le grandi dEuropa se lo sognano. Quella che si avvicina di più è il Southampton con 3 reti, e poi il Bayern di Guardiola (4) e via via tutte le altre che continuano a chiedersi i segreti di una retroguardia imperforabile. E un solo gol subito significa anche avere una differenza reti super: + 21. Che non è record solo perché cè il Barcellona che ha fatto +22. Uninezia, un piccolo gap da colmare magari già domenica a Udine. Ma se il Barça dovesse allungare in questa classifica, chissenefrega. Basta che la Roma continui la sua cavalcata, anche con una striminzita vittoria per 1- 0. O con un pirotecnico successo per 5-4 (anche se probabilmente De Sanctis non sarebbe daccordo). Dopo la tabellina del tre, a Udine cè la prova del nove. Questione di numeri, questione di "grandi numeri". Che per alcuni sono una legge secondo la quale la Roma avrebbe già dovuto perdere da tempo. Una legge ripetutamente infranta dagli uomini di Garcia. Una Roma fuorilegge. Forse è per questo che cè tutta Europa a inseguirla.