La penna degli Altri 19/10/2013 10:51

Delirio Roma, fuga da scudetto

OCCASIONI BUTTATE - Al è mancata ancora una volta la qualità di Hamsik, contenuto da in un’altra serata di grazia. E senza Higuain dovrebbe spettare allo slovacco portare la squadra oltre le sue difficoltà. Missione fallita anche se alla fine ad Hamsik e al resto della squadra resta il rimpianto di aver buttato via per due volte il vantaggio. Può sembrare strano che in 45 minuti di partita col marchio della Roma, le occasioni da gol più nitide siano state degli azzurri, con Pandev davanti a e col palo di Insigne. In realtà questo era dovuto all’idea che Benitez aveva trasmesso alla squadra nella preparazione della gara: controllare ogni zona del campo, rallentare il ritmo della Roma e colpirla in quei rari momenti in cui lascerà un po’ di spazio. Per 35’, la capolista ha cercato di più il suo gioco, mentre il ha rinunciato alla solita produzione offensiva [...]

 CORSA BRASILIANA - La Roma è stata se stessa, anche se non straripante come sempre, questo le era impedito dalla fase difensiva del . Ha attaccato spesso con i due terzini anche contemporaneamente, ha cercato di accelerare la manovra quando entrava sulla scena Gervinho, ma la densità napoletana non consentiva troppi slanci. Sull’ivoriano oltre a Maggio, suo avversario diretto, si allargavano sia Behrami che Albiol. Il momento più difficile del è arrivato intorno al 20’, quando ha preso il sopravvento fisico su Insigne e tecnico su Mesto. Poco prima, Gervinho (assist di ) aveva sbagliato una buona occasione [...]. Il ha perso l’attimo, anzi, gli attimi, prima con Pandev (assist di Insigne) che ha ipnotizzato (tiro smorzato e palla sparata via vicino alla linea di porta da ) e poi con Insigne (assist di Pandev). Sbagliare due gol così, in una partita così, è imperdonabile.

 ALLA MARADONA - Era una partita vibrante, ma non memorabile sul piano del gioco e quando è uscito per un problema muscolare alla coscia (Borriello, al suo posto), è diminuita, se non scomparsa, la speranza che prima o poi lo spettacolo si accendesse. Certo, in tribuna c’era Maradona e i napoletani (non solo loro) sono impazziti e questa presenza, che avrebbe dovuto ispirare Hamsik, ha solleticato invece la fantasia e la tecnica di . Era il 48’: punizione del nazionale bosniaco, palla sopra la barriera e poi giù, nel sacco di Reina. Come faceva Maradona, anche se con l’altro piede.

 IL VELENO DELLA ROMA - La pressione del è salita alle stelle fin dai primi momenti della ripresa. La Roma si è schiacciata 10 metri oltre la propria area e lì si difendeva con 9 giocatori. Per infortunio è uscito anche Gervinho, ma non ha voluto modificare l’assetto mettendo un altro attaccante, , al posto dell’ivoriano. Non c’era una ragione tattica, né tecnica per cui la Roma fosse indotta a stare così indietro, ma va detto che nonostante il suo sforzo offensivo il non era mai davvero pericoloso. La Roma invece sì, prima con , poi con un cross di e infine col rigore del 2-0. Fallo di Cannavaro (doppio giallo ed espulsione) su Borriello, botta di , doppietta, vittoria, primo posto ancora a punteggio pieno. Prima del raddoppio, Benitez aveva provato con Higuain, che non ha più di 20’ nelle gambe. Tutto inutile. Prima era solo bella, adesso la Roma è diventata una squadra velenosa.