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La penna degli Altri 04/10/2013 10:54

De Rossi: «Se sono qui è grazie a Garcia e alla Lazio»



Perché restare allora? «C’erano tante cose che non andavano, forse ce n’era una ancora più grande. Non mi andava bene, non potevo pensare che la mia ultima partita con la maglia della Roma fosse quella. È una cosa che non riuscivo a mandare giù, potevo immaginare qualsiasi squadra del mondo, alzare qualsiasi trofeo, ma pensare che avevo giocato l’ultima partita con la maglia della Roma in un derby perso in finale sarebbe stata la fine puiù sbagliata di una delle storie d’amore più belle». Poi : «Sì, lui mi è piaciuto da subito, mi parlava come un suo giocatore mentre tutto il mondo mi dava per venduto. Mi diceva che voleva fare una grande stagione, mi ha convinto».



E ha convinto di essere tornato quello di un tempo. Domani Daniele cercherà il
7˚ gol all’Inter, la sua vittima preferita. Un’altra bestia nera dei nerazzurri (oltre a , 10 gol in carriera) è . Ieri il serbo è saltato al di là del muretto che divide il campo dall’ingresso agli spogliatoi, si è sistemato il pallone e dato un ultimo sguardo alla porta poi da posizione impossibile ha provato un tiro a giro che si è stampato sul palo. Altroché lombalgia. Il dolore alla schiena, infatti, è passato del tutto. La cabala però premia anche (2 gol all’Inter), favorito nella corsa alla maglia da titolare. A poco importa: i 3 gol a segno finora (1 ogni 52’) sono arrivati partendo dalla panchina. A seguire l’allenamento della Roma, infine, c’era un ospite illustre: Ben Johnson. L’ex-velocista canadese è nella capitale per promuovere una campagna anti doping

 

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